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Sciopero Nazionale Italcementi

12 ottobre 2013 • News

VAI ALLE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE A BERGAMO

Venerdì 11 è stato il giorno dello sciopero e della manifestazione nazionale che si è tenuta a Bergamo, con un lungo e partecipato corteo che si è concluso con il presidio davanti alla sede centrale del Gruppo.

11.10.13. Larga adesione alla iniziativa di agitazione organizzata da Feneal-Filca-Fillea per protestare nei confronti del Gruppo Italcementi rispetto alle sue intenzioni di dismettere numerosi impianti produttivi presenti sul territorio italiano, in netto contrasto con gli impegni assunti con le Parti sociali e riportati nel piano di ristrutturazione varato solo da pochi mesi.

In particolare “non si comprendono – sostiene Pierpaolo Frisenna Segretario nazionale della Feneal Uil e responsabile delle politiche sindacali del comparto cemento – le motivazioni per cui la Società ha deciso di serrare i tempi di disimpegno nei confronti dei siti di Scafa (Pe), Monselice (Pd) e Broni (Pv) che nelle intenzioni di Italcementi a partire dal mese di febbraio del 2014 vedrebbero ferme tutte le attività. Per la Feneal gli obiettivi contenuti nel Piano di ristrutturazione sono ancora compatibili col le attuali condizioni di mercato, anche in considerazione del fatto che la ristrutturazione si articola con una serie di misure tra le quali importanti flessibilità produttiva tali che  a nostro avviso consentono di traguardare il periodo 2013-2014”. Venerdì 11 è stato il giorno dello sciopero e della manifestazione nazionale che si è tenuta a Bergamo, con un lungo e partecipato corteo che si è concluso con il presidio davanti alla sede centrale del Gruppo. Hanno sfilato lavoratori in rappresentanza di tutto il territorio.  Davanti alla portineria centrale dell’azienda e in mezzo al corteo sono riapparse le "maschere bianche" che il 5 ottobre dello scorso anno si erano materializzate per denunciare un collocamento in Cassa integrazione senza una equa rotazione tra tutti i lavoratori

Anche l’adesione allo sciopero è stata altissima nei vari stabilimenti ad eccezione dei lavoratori impiegati nella salvaguardia degli impianti.

La presenza alla manifestazione e l’intervento durante il comizio del sindaco di Scafa (Pescara) e dei sindaci dei Comuni limitrofi dimostra che il problema non è solo di tipo occupazionale ma riguarda il futuro del settore e la gestione del territorio.

Un sentito ringraziamento – evidenzia Frisenna – va a tutti i lavoratori che hanno partecipato alla manifestazione, molti dei quali hanno passato la notte in autobus, attraversando l’intera penisola e unendola nella protesta ma anche nella comune idea di sviluppo del settore cemento. Ringraziamo inoltre le Strutture territoriali di Feneal, Filca e Fillea per lo sforzo profuso ed in particolare le Federazioni di Bergamo e della Lombardia per il supporto logistico ed organizzativo”.

Le ulteriori 8 ore di sciopero, del pacchetto di 16 proclamate, saranno effettuate entro il 31 ottobre e verranno gestite a livello territoriale dalle RSU.

“Ora – conclude Frisenna -ci aspettiamo da Parte di Italcementi una riflessione per gestire senza strappi questo comune difficile momento, sapendo attingere a soluzioni alternative capaci di preservare la storia industriale di questo importante Gruppo e di tutte le maestranze che hanno contribuito a determinarne il successo”. 

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