Firmato Accordo per Natuzzi
Per la Feneal Uil accordo storico contro le delocalizzazioni a difesa dei lavoratori e del Made in Italy.
Dopo mesi di trattative tra organizzazioni sindacali, direzione aziendale e ministero si è giunti alla firma di un accordo per salvaguardare i 1726 lavoratori dichiarati in esubero dal Gruppo lo scorso luglio.
Per Fabrizio Pascucci, segretario nazionale Feneal Uil si tratta di “un accordo storico che salvaguarda il lavoro ed il ‘made in Italy’, puntando ad evitare le delocalizzazioni e realizzando un progetto di reindustrializzazione del distretto che vedrà il coinvolgimento di istituzioni, organizzazioni sindacali e datoriali attraverso una cabina di regia.”
Il segretario spiega che “l’accordo riduce l’esubero strutturale da 1726 lavoratori a 1506 unità, di cui 1380 in area produzione e 126 in ambito corporate, attraverso una riorganizzazione del lavoro tra gli stabilimenti del Gruppo, con la chiusura di Ginosa e del polo logistico di La Martella e, conseguentemente, il trasferimento e la ricollocazione delle attività negli stabilimenti di Laterza, Iesce Santeramo e Iesce Matera.”
Per i restanti lavoratori si prevedono un piano di incentivazione volontaria all’esodo (per un massimo di 600 unità) ed un piano di rioccupazione per circa 850 lavoratori. “La ricollocazione – fa sapere Pascucci – dovrà avvenire sia con il rientro in Italia dalla Romania della produzione del Brand Leather Edition, che con la creazione di newco, costituite da imprese esterne, per la fabbricazione dei complementi di arredo. Per sostenere il progetto – aggiunge – abbiamo chiesto e ottenuto la proroga della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria fino al 15 ottobre 2014.”
Nell’accordo si legge che si interverrà nel quinquennio con investimenti ed interventi in formazione, ricerca e marketing per riqualificare il personale ed promuovere sviluppo e innovazione del marchio.
“Naturalmente – conclude il sindacalista – noi saremo sempre in prima linea a vigilare e a far sì che l’accordo venga attuato in tutte le sue parti, insieme con il Ministero e le istituzioni che dovranno valutare e sostenere l’utilizzo di strumenti idonei, come la cabina di regia, perché questo settore strategico della nostra industria torni alla ribalta.”
“Spero che i 600 lavoratori che volontariamente opteranno per la mobilità – aggiunge il segretario generale Feneal Uil Puglia Salvatore Bevilacqua – abbiano alla pari degli altri l’opportunità di essere ricollocati , anche perché i 101 milioni dell’accordo di programma sono non solo per la Natuzzi ma per tutte quelle aziende che hanno mostrato interesse ad investire nel distretto e per quei circa 6000 lavoratori espulsi dalle oltre 300 aziende che hanno chiuso nel distretto industriale delle Murge."
Il sole 24 ore 10.10.2013
Corriere economia 10.10.2013
Il sole 24 ore 11.10.2013
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