Campagna Uil per la riduzione dei costi della politica
Il sindacato, in una nota, ha precedentemente annunciato che la campagna partirà con la pubblicizzazione di uno studio che individua, nel dettaglio e per singolo territorio, i capitoli di spesa su cui sarebbe possibile intervenire, generando risparmi senza intaccare i servizi alla cittadinanza né, tantomeno, la funzione democratica delle Istituzioni.
La campagna coinvolgerà tutte le Uil provinciali che, nel proprio territorio, organizzeranno iniziative di sensibilizzazione e denuncia e si confronteranno con tutte le Istituzioni locali, presentando proposte dettagliate e documentate con l’intento di determinare una riduzione delle tasse e dei tributi locali connessa alla contestuale riduzione delle spese.
La Uil ricorda che ‘per il solo funzionamento degli organi istituzionali elettivi o di nomina si spendono ogni anno 6,6 miliardi di euro. Si aggiungano – prosegue la nota Uil – altri 12,5 miliardi di euro spesi a vario titolo, a cominciare da incarichi e consulenze nella pubblica amministrazione e da compensi e spese di rappresentanza nelle società ed enti promossi o partecipati dalla pubblica amministrazione.’
In questo quadro, inoltre, la Direzione nazionale della Uil considera inaccettabile le decisioni assunte nel decreto Milleproroghe in merito all’innalzamento del numero degli assessori da 12 a 15, nei comuni con più di 1 milione di abitanti, e al ripristino dei gettoni di presenza per i consiglieri circoscrizionali, nei comuni con più di 250 mila abitanti. Nel corso della campagna per la riduzione dei costi della politica, le Uil territoriali saranno impegnate anche per chiedere la non applicazione di queste e di altre opzioni inutili e costose per la collettività.