CCNL Legno-Lapidei Artigiani
Fabrizio Pascucci, Segretario Nazionale FeNEAL UIL:
Il contratto, a far data da questo rinnovo, è unico per i due settori Legno, mobili, arredamento ed Escavazione, Lapidei e per altri settori merceologici che finora non avevano copertura contrattuale nel settore artigiano, tra cui quello dei laterizi e manufatti in cemento, il restauro artistico, la produzione di barche ed altre attività importanti che ora rientreranno in questo contratto nazionale.
‘L’accorpamento dei due settori legno e lapidei è stato deciso in un accordo lo scorso 28 settembre – spiega Fabrizio Pascucci, Segretario Nazionale responsabile della contrattazione del settore. – Il contratto, che coinvolge 130mila lavoratori e 35mila imprese, decorre dal 1° gennaio 2010 e scade il 31 dicembre 2012. L’aumento salariale sarà pari ad 80,00 euro medi in due anni nel settore legno, mentre per il settore dei materiali lapidei l’aumento è stato stabilito in 84,00 euro per effetto di una base di calcolo più alta.’
‘La trattativa, che ha visto i sindacati uniti su molti punti, è durata più di 13 mesi – continua il segretario – a causa di una presa di posizione della Confartigianato sul tema del restauro. Un punto che resta da discutere nel prossimo incontro previsto per il 16 marzo.’
Sulle novità dell’intesa Pascucci chiarisce: ‘Nel nuovo contratto viene rafforzato l’Osservatorio Nazionale, che sarà unico per i due settori al fine di definire politiche ed azioni tese ad implementare ed incentivare l’attività dei distretti di settore. Viene recepito quanto delineato nell’accordo interconfederale sottoscritto da Uil e Cisl per il sistema bilaterale ed il sistema di sanità integrativa. Novità consistenti sono state previste anche per i lavoratori stranieri che potranno migliorare le loro condizioni di lavoro in tema di permessi e ferie in particolare. Inoltre, sotto il profilo salariale, si sono superati i valori fissati dall’IPCA del 5,9% in tre anni, ottenendo invece aumenti del 6,60 % in due anni. Se si aggiunge a questo risultato anche la corresponsione di 150,00 euro una tantum per ogni lavoratore in attività, – conclude il Segretario – sul piano salariale abbiamo ottenuto un ottimo risultato, soprattutto tenendo conto della situazione di crisi economica che sta vivendo il settore.’