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Vito Panzarella nuovo Segretario Generale Feneal Uil

12 febbraio 2014 • News

UIL: VITO PANZARELLA NUOVO SEGRETARIO GENERALE FENEAL
‘SBLOCCARE IL CONTRATTO E RIPARTIRE CON LE INFRASTRUTTURE’

Roma, 12 feb. (Adnkronos/Labitalia) – E’ Vito Panzarella il 
nuovo segretario generale della Feneal Uil. Lo ha deciso stamani 
all’unanimita’ il consiglio generale del sindacato edili della Uil, 
che ha anche proposto Massimo Trinci, segretario uscente, alla carica 
di presidente della categoria.

Vito Panzarella, 54 anni, calabrese di origine e laureato in 
Sociologia all’Universita’ degli studi di Roma ‘La Sapienza’, entra 
nel sindacato nel 1990 operando da subito nel territorio lombardo dove
restera’ fino al 2013, quando, chiamato in segreteria nazionale, 
iniziera’ a ricoprire l’incarico di segretario organizzativo. Tra il 
1990 e il 1998 e’ alla Feneal di Milano, Como, e poi Cremona come 
segretario territoriale, e di nuovo a Milano fino al 1998 quando 
diverra’ il segretario regionale della Feneal Uil Lombardia. Per 15 
anni resta a capo della struttura regionale, contribuendo in maniera 
decisiva alla sua crescita e al miglioramento qualitativo dei servizi 
con la realizzazione di un eccezionale risultato sul piano degli 
iscritti che arriveranno ad essere 28mila lavoratori.

Il nuovo segretario, nel suo primo intervento ha ricordato le 
difficolta’ di una crisi senza precedenti del settore delle 
costruzioni. "I dati -ha detto- dimostrano che, nonostante qualche 
rallentamento della caduta economica, continuiamo a vedere un’economia
ferma mentre le uniche cose che aumentano sono la disoccupazione e la 
litigiosita’ del nostro Parlamento. La situazione di emergenza del 
settore delle costruzioni richiede una svolta rapida e profonda".

Per Panzarella, due sono le sfide da 
affrontare con grande determinazione: "Il rinnovo del contratto 
nazionale, finora bloccato dalla intransigenza della controparte e che
negli ultimi giorni ha visto la ripresa delle trattative anche se con 
pochi e scarsi avanzamenti, e la ripresa delle opere infrastrutturali 
senza le quali non ci puo’ essere una reale uscita dalla crisi".

"Il

contratto – ha spiegato – e’ un banco di prova determinante 
per i rapporti complessivi fra imprese e sindacato e va concluso al 
piu’ presto, soprattutto per far fronte e risolvere questioni urgenti 
che non possono aspettare come la riorganizzazione delle casse edili. 
Con l’accordo sul contratto – ha aggiunto Panzarella – si puo’ e si 
deve dare un segnale positivo ai lavoratori che hanno pagato un prezzo
durissimo alla crisi, e al tempo stesso concentrare poi ogni energia 
per ottenere dal governo un ruolo centrale nell’economia, dopo anni di
inconcludente e irresponsabile marginalita’".

Panzarella ha poi sostenuto l’importanza dell’edilizia 
sostenibile come motore trainante del settore "che deve tornare a 
svolgere la sua funzione anticrisi rispondendo alla crescente domanda 
di manutenzione, riqualificazione e messa in sicurezza del territorio,
soprattutto alla luce dei recenti drammi del maltempo". Occorre poi, 
ha aggiunto, "un piano per fronteggiare in modo credibile l’emergenza 
maltempo e la ripartenza di quelle opere infrastrutturali deragliate 
con la crisi e con la sciagurata politica degli annunci". "Lo stato di
arretratezza infrastrutturale del nostro Paese -ha concluso- si e’ 
aggravato in modo esponenziale. Anche in questo modo si finisce fuori 
dall’Europa. E’ il momento di un’assunzione chiara di responsabilita’ 
da parte del governo e delle Istituzioni locali. In tempi certi, con 
risorse certe e con scelte che creino nuovamente occupazione".

 
 

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