Vito Panzarella nuovo Segretario Generale Feneal Uil
UIL: VITO PANZARELLA NUOVO SEGRETARIO GENERALE FENEAL
‘SBLOCCARE IL CONTRATTO E RIPARTIRE CON LE INFRASTRUTTURE’
Roma, 12 feb. (Adnkronos/Labitalia) – E’ Vito Panzarella il
nuovo segretario generale della Feneal Uil. Lo ha deciso stamani
all’unanimita’ il consiglio generale del sindacato edili della Uil,
che ha anche proposto Massimo Trinci, segretario uscente, alla carica
di presidente della categoria.
Vito Panzarella, 54 anni, calabrese di origine e laureato in
Sociologia all’Universita’ degli studi di Roma ‘La Sapienza’, entra
nel sindacato nel 1990 operando da subito nel territorio lombardo dove
restera’ fino al 2013, quando, chiamato in segreteria nazionale,
iniziera’ a ricoprire l’incarico di segretario organizzativo. Tra il
1990 e il 1998 e’ alla Feneal di Milano, Como, e poi Cremona come
segretario territoriale, e di nuovo a Milano fino al 1998 quando
diverra’ il segretario regionale della Feneal Uil Lombardia. Per 15
anni resta a capo della struttura regionale, contribuendo in maniera
decisiva alla sua crescita e al miglioramento qualitativo dei servizi
con la realizzazione di un eccezionale risultato sul piano degli
iscritti che arriveranno ad essere 28mila lavoratori.
Il nuovo segretario, nel suo primo intervento ha ricordato le
difficolta’ di una crisi senza precedenti del settore delle
costruzioni. "I dati -ha detto- dimostrano che, nonostante qualche
rallentamento della caduta economica, continuiamo a vedere un’economia
ferma mentre le uniche cose che aumentano sono la disoccupazione e la
litigiosita’ del nostro Parlamento. La situazione di emergenza del
settore delle costruzioni richiede una svolta rapida e profonda".
Per Panzarella, due sono le sfide da
affrontare con grande determinazione: "Il rinnovo del contratto
nazionale, finora bloccato dalla intransigenza della controparte e che
negli ultimi giorni ha visto la ripresa delle trattative anche se con
pochi e scarsi avanzamenti, e la ripresa delle opere infrastrutturali
senza le quali non ci puo’ essere una reale uscita dalla crisi".
"Il
contratto – ha spiegato – e’ un banco di prova determinante
per i rapporti complessivi fra imprese e sindacato e va concluso al
piu’ presto, soprattutto per far fronte e risolvere questioni urgenti
che non possono aspettare come la riorganizzazione delle casse edili.
Con l’accordo sul contratto – ha aggiunto Panzarella – si puo’ e si
deve dare un segnale positivo ai lavoratori che hanno pagato un prezzo
durissimo alla crisi, e al tempo stesso concentrare poi ogni energia
per ottenere dal governo un ruolo centrale nell’economia, dopo anni di
inconcludente e irresponsabile marginalita’".
Panzarella ha poi sostenuto l’importanza dell’edilizia
sostenibile come motore trainante del settore "che deve tornare a
svolgere la sua funzione anticrisi rispondendo alla crescente domanda
di manutenzione, riqualificazione e messa in sicurezza del territorio,
soprattutto alla luce dei recenti drammi del maltempo". Occorre poi,
ha aggiunto, "un piano per fronteggiare in modo credibile l’emergenza
maltempo e la ripartenza di quelle opere infrastrutturali deragliate
con la crisi e con la sciagurata politica degli annunci". "Lo stato di
arretratezza infrastrutturale del nostro Paese -ha concluso- si e’
aggravato in modo esponenziale. Anche in questo modo si finisce fuori
dall’Europa. E’ il momento di un’assunzione chiara di responsabilita’
da parte del governo e delle Istituzioni locali. In tempi certi, con
risorse certe e con scelte che creino nuovamente occupazione".
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