Consiglio Nazionale Feneal Uil
A partire da oggi sarà Vito Panzarella a guidare la Federazione Edili della Uil. Lo ha deciso stamani il Consiglio Generale della Federazione Edili Uil che ha eletto all’unanimità il nuovo Segretario Generale, con i suoi 150 delegati riuniti a Roma da tutta Italia e alla presenza del Segretario Generale Uil Luigi Angeletti e del segretario generale aggiunto Carmelo Barbagallo. Successivamente il Consiglio ha proposto Massimo Trinci, Segretario uscente, alla carica di Presidente della categoria.
Vito Panzarella, 54 anni, calabrese di origine e laureato in Sociologia presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza, entra nel sindacato nel 1990 operando da subito nel territorio lombardo dove resterà fino al 2013, quando chiamato in segreteria nazionale, inizierà a ricoprire l’incarico di segretario organizzativo.
Tra il 1990 ed il 1998 opera alla Feneal di Milano, Como, e poi Cremona come segretario territoriale, e di nuovo a Milano fino al 1998 quando diverrà il segretario regionale della Feneal UIL Lombardia. Per 15 anni resta a capo della struttura regionale, contribuendo in maniera decisiva alla sua crescita ed al miglioramento qualitativo dei servizi con la realizzazione di un eccezionale risultato sul piano degli iscritti che arriveranno ad essere 28mila lavoratori.
Il nuovo segretario intervenendo ha ricordato le difficoltà della crisi senza precedenti che il settore delle costruzioni continua ad attraversare “i dati dimostrano che, nonostante qualche rallentamento della caduta economica del nostro paese, continuiamo a vedere un’economia ferma mentre le uniche cose che aumentano sono la disoccupazione e la litigiosità del nostro Parlamento. La situazione di emergenza del settore delle costruzioni richiede una svolta rapida e profonda – ha dichiarato Panzarella. – Due le sfide da affrontare con grande determinazione: il rinnovo del contratto nazionale, finora bloccato dalla intransigenza della controparte e che negli ultimi giorni ha visto la ripresa delle trattative anche se con pochi e scarsi avanzamenti, e la ripresa delle opere infrastrutturali senza le quali non ci può essere una reale uscita dalla crisi. Il contratto è un banco di prova determinante per i rapporti complessivi fra imprese e sindacato e va concluso al più presto, soprattutto per far fronte e risolvere questioni urgenti che non possono aspettare come la riorganizzazione delle casse edili. Con l’accordo sul contratto – ha aggiunto Panzarella – si può e si deve dare un segnale positivo ai lavoratori che hanno pagato un prezzo durissimo alla crisi, ed al tempo stesso concentrare poi ogni energia per ottenere dal Governo un ruolo centrale nell’economia, dopo anni di inconcludente ed irresponsabile marginalità.”
Sul piano delle politiche per l’edilizia Panzarella ha sostenuto l’importanza dell’edilizia sostenibile come motore trainante del settore “che deve tornare a svolgere la sua funzione anticrisi rispondendo alla crescente domanda di manutenzione, riqualificazione e messa in sicurezza del territorio, soprattutto alla luce dei recenti drammi del maltempo.” Due, dunque le direttrici, da seguire per il neoeletto segretario “un piano per fronteggiare in modo credibile l’emergenza maltempo e la ripartenza di quelle opere infrastrutturali deragliate con la crisi e con la sciagurata politica degli annunci. Lo stato di arretratezza infrastrutturale del nostro Paese – ha concluso – si è aggravato in modo esponenziale. Anche in questo modo si finisce fuori dall’Europa. E’ il momento di una assunzione chiara di responsabilità da parte del Governo e delle Istituzioni locali. In tempi certi, con risorse certe e con scelte che creino nuovamente occupazione”.
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