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Oggi in piazza a Milano, Roma, Napoli, Palermo gli edili per chiedere il rinnovo del contratto dopo la rottura dello scorso 21 novembre.
A Napoli Massimo Trinci conclude la manifestazione mentre a Roma Walter Schiavella e a Milano Domenico Pesenti.
A Palermo i segretari nazionali di settore. Per la Feneal Emilio Correale.
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“L’edilizia ha bisogno di liquidità, – ha proseguito Trinci – lavoro, ma anche di un diverso sviluppo che punti a sostenibilità e qualità. Se l’Ance, come continua a sostenere da tempo, vuole tutto questo, inizi a fare la sua parte garantendo un confronto vero per il rinnovo del contratto, per un lavoro sicuro e dignitoso e per un adeguato aumento salariale.” “ Le loro proposte invece – ha aggiunto Trinci – vogliono soltanto dire un ritorno al passato,e non, come la crisi ha reso ancora più necessario, un cambio di rotta che migliori la vita di tutti, come lavoratori e come cittadini. La crisi non deve essere uno scudo dietro cui trincerarsi, nascondendo. la propria incapacità di affrontare i problemi che comporta, piuttosto cogliamo l’occasione per rialzarci e ricreare posti di lavoro a partire dalla messa in sicurezza del territorio e dalla riqualificazione dell’esistente, scuole, periferie, ospedali, patrimonio artistico.” Infine il passaggio sui fondi europei – “Il nostro Paese è attanagliato da un problema di incapacità progettuale che una delle cause del nostro ritardo infrastrutturale. Basti pensare ai fondi europei che non riescono mai ad essere spesi completamente. In Campania ad esempio – ricorda il segretario – ammontano a poco meno di 2800 i milioni che la comunità europea ha destinato a finanziare le grandi opere, ma i progetti dovranno essere approvati entro la fine di quest’anno ed essere spesi entro il 2015, per non essere revocati. Questo è un chiaro esempio dell’inefficienza di cui il nostro Paese è preda, siamo stanchi e siamo in piazza anche per questo, perché le istituzioni facciano qualcosa. Non c’è tempo da perdere, l’edilizia nuova è il vero motore della ripresa.”