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Tavolo costruzioni

30 aprile 2025 • cemento, Edilizia, evidenza, lapidei, laterizi, legno, News, News salute e sicurezza, restauro

Tavolo costruzioni promosso dall’On. Orlando – PD

Ieri abbiamo partecipato al tavolo della filiera costruzioni promosso dall’On. Andrea Orlando e dal gruppo parlamentare Pd con Chiara Braga Capo Gruppo alla Camera e i Senatori Michele Fina e Francesco Boccia presso la Sala Berlinguer alla Camera dei Deputati.

“Un confronto interessante – per il Segretario Vito Panzarella intervenuto nel corso della riunione per ribadire le priorità sindacali nel settore – che ci ha permesso di riportare le nostre preoccupazioni attuali riguardo la sicurezza sul lavoro, il tema della casa e della rigenerazione urbana, direttiva case green e incentivi per le fasce più deboli, il codice appalti e molto altro. I vari interventi hanno tutti evidenziato la necessità di una politica industriale pluriennale che guardi al futuro in maniera strutturata e strategica e affronti una volta per tutte le problematiche dell’edilizia e dell’intera filiera minacciata anche dalla politica dei dazi. Il nostro è un sistema che insegna molto in tema di regolarità e non solo, e che negli anni ha saputo fronteggiare peculiarità tipiche del settore come frammentarietà e precarietà, elusione e dumping contrattuale, attraverso strumenti come il durc e la congruità che hanno fatto scuola. Indubbiamente dobbiamo migliorare la nostra bilateralità ma chiediamo che non si attacchi più un modello che qualifica il lavoratore e difende i suoi diritti. Il problema dell’accesso alla professione rimane e la patente a crediti non ha di certo migliorato la situazione come chiedevamo, va fatta invece una legge, come vanno assunti provvedimenti seri contro la mancanza di manodopera, altra spina nel fianco per l’edilizia. Una prima soluzione sarebbe, ad esempio, la regolarizzazione dei tantissimi lavoratori stranieri impiegati in edilizia che oggi rischiano di tornare nel loro paese. Tutte questioni toccate dal tavolo insieme a proposte che però solo attraverso un patto con la politica possono davvero concretizzarsi. Quindi bene per noi il confronto e speriamo possa portarne altri verso una discussione più ampia nel Paese a sostegno di una politica industriale per un settore che, ricordiamolo, impiega 3 milioni di lavoratori e rappresenta il 22% del Pil.”

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