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Emergenza caldo

31 luglio 2024 • Edilizia, News, News salute e sicurezza

EMERGENZA CALDO: A RISCHIO I LAVORATORI EDILI

L’emergenza caldo non è certo una novità ed il cambiamento climatico è divenuto ormai una questione di salute e sicurezza, nonostante ciò manca ancora nel nostro paese un intervento normativo a livello nazionale per gestire adeguatamente il fenomeno, modificando stabilmente l’organizzazione del lavoro nei periodi più caldi dell’anno.

Nelle ultime settimane le parti sociali sono state convocate sul tema dalla Ministra del Lavoro che, però, non ha ritenuto opportuno, come chiedevamo, emanare un decreto di urgenza ma piuttosto ha proposto di sottoscrivere un’intesa di urgenza che finora non ha ancora visto la luce.

Intanto i lavoratori continuano a lavorare con tutti i rischi del caso mentre molte sono le regioni che hanno emanato ordinanze su sollecitazione delle organizzazioni sindacali allo scopo di tutelare i lavoratori che operano in condizioni climatiche piuttosto estreme con uno stop di almeno 4 ore (in genere dalle 12.30 alle 16) per le lavorazioni a rischio secondo il superamento dei livelli dell’indicazione Worklimate Inail.

Tra queste hanno già emanato le ordinanze:

Calabria, Puglia, Basilicata, Campania, Lazio, Molise, Sicilia, Sardegna, Abruzzo, Umbria, Toscana, Emilia Romagna e Marche, Piemonte, Liguria.

Ricordiamo che nelle altre aree del Paese e negli altri settori, vi è comunque la possibilità di richiedere la cassa integrazione con la causale caldo (con differenze settoriali nel computo).

ALCUNI DATI – Edilizia e territorio Sole 24 ore
“In Italia, ogni anno, ci sono oltre 4mila infortuni sul lavoro attribuibili al caldo, come ci racconta Marco Morabito, primo ricercatore del Cnr che coordina, insieme ad altri due ricercatori Inail, il progetto Worklimate 2.0. Il dato dei 4mila infortuni è il frutto dell’analisi del database dell’Inail per un quinquennio (2014-2019). A livello globale ci sono circa 2 miliardi di lavoratori, il 70% della popolazione attiva, esposti a condizioni di caldo eccessivo, con conseguenze molto preoccupanti: ogni anno sono oltre 23 milioni gli infortuni dovuti al caldo e 19mila i decessi in ambito lavorativo. Questi numeri devono fare riflettere sull’importanza di lavorare sulla prevenzione”.

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