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Panzarella Adnkronos/Labitalia

Sblocca Cantieri

5 giugno 2019 • Edilizia, News

SBLOCCA CANTIERI: FENEALUIL, SOSPENSIONE CODICE APPALTI PEGGIORA TESTO GIA’ PERICOLOSO

Roma, 4 giu. (Labitalia) – “La sospensione parziale del Codice degli
Appalti peggiora quello che per noi era già un testo pericoloso e
deleterio per il settore costruzioni. Non è possibile affidarsi solo
alla normativa europea lasciando un vuoto normativo che finirebbe per
generare caos e anarchia in un settore già parecchio esposto a
illegalità e criminalità”. E’ duro il commento, con
Adnkronos/Labitalia, di Vito Panzarella, segretario generale di
Feneail Uil, la federazione degli della Uil, all’accordo trovato dalla
maggioranza di governo sula sospensione di alcune parti del Codice
Appalti da inserire nello Sblocca Cantieri.

“I dati -spiega ancora Panzarella- ci parlano di una leggera ripresa
ma il settore” delle costruzioni “è fermo, prova ne è la crisi dei
grandi gruppi, quindi è quanto mai urgente intervenire per sbloccare i
cantieri e semplificare le procedure amministrative spesso troppo
farraginose ma, come ribadito più volte, non è ammissibile nessun
passo indietro su sicurezza e regolarità”. Secondo il leader
sindacale, “modificare il Codice liberalizzando il subappalto e il
ricorso al massimo ribasso, incrementando i livelli di discrezionalità
attraverso l’incentivazione delle procedure senza bando di gara e
moltiplicando le stazioni appaltanti, avrà solo effetti distorsivi e
degenerativi negli appalti finendo per colpire i soggetti più sani
della catena, lavoratori ed imprese oneste”.

“Mi auguro che questo governo -conclude Panzarella- ci ripensi e
riconsideri le nostre proposte che tengono conto di tutta una serie di
anomalie e problematiche che affliggono il settore da sempre. La
soluzione per noi non può essere di certo l’indebolimento, né peggio
ancora l’assenza, di regole che servono ad impedire a un settore così
esposto come l’edilizia di finire preda del malaffare e della
criminalità con tutte le conseguenze che in questi anni abbiamo
conosciuto bene, opere scadenti, progetti sbagliati, ponti che
crollano e tragedie che potevano essere evitate”.

 

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