XVII CONGRESSO FENEALUIL
PANZARELLA: “LA SICUREZZA NEI CANTIERI È UN’EMERGENZA SU CUI SI CONTINUA AD INVESTIRE TROPPO POCO”. ANNUNCIATA PER MAGGIO INIZIATIVA NAZIONALE UNITARIA.
Si è aperto ufficialmente oggi, a Pacengo di Lazise, Verona, il XVII Congresso Nazionale FenealUil dal titolo“Lavoro, un diritto da ricostruire”.
L’evento, che si svolgerà per tre giorni, radunerà oltre 500 persone tra delegati ed ospiti, esponenti istituzionali, organizzazioni sindacali italiane ed europee, associazioni imprenditoriali.
I lavori, iniziati nel pomeriggio, sono stati introdotti da una rappresentazione teatrale incentrata sul dramma legato alle tante morti bianche che ogni anno cotinuano a registrasi nei cantieri e più in generale, ogni giorno, sul posto di lavoro. Solo pochi giorni fa il primo maggio era stato dedicato a questo stesso tema.
La relazione introduttiva del Segretario Generale Vito Panzarella ha dato il via al dibattito toccando svariati temi sindacali e politici, in particolare l’urgenza di presiedere i territori combattendo disuguaglianze e promuovendo politiche per il lavoro e lo sviluppo attraverso un nuovo protagonismo del sindacato, aggiornato e in sintonia con l’attuale mondo del lavoro. Alla politica il monito di agire, “recuperando un ruolo di guida e operando scelte che abbiano come obiettivo primario i bisogni dei cittadini all’interno di un modello sociale ed economico equilibrato e sostenibile, capace di prevenire o mitigare disparità e conflitti sociali, contrariamente ai molti interventi legislativi che in questi anni hanno mortificato la qualità del lavoro, destrutturando il mercato e le tutele, riducendo i diritti dei lavoratori e deprimendo i salari e, di conseguenza, la stessa domanda interna.”
Grande spazio il segretario ha poi dedicato al tema della sicurezza sul lavoro e del contrasto agli infortuni, lanciando un’iniziativa nazionale unitaria con Filca e Fillea da tenere a maggio. “Un’iniziativa rivolta alle istituzioni, al mondo politico e al sistema delle imprese, con una forte valenza di denuncia ma soprattutto di proposta – ha dichiarato. – Il 2018 è iniziato nel peggiore dei modi ed è evidente che stiamo perdendo la guerra contro gli infortuni in modo clamoroso: è un massacro senza fine, di fronte al quale nessuno si può girare dall’altra parte o sentirsi la coscienza a posto. Una delle evidenze che più di tutto lascia sconcertati è il fatto che in Italia la stragrande maggioranza delle aziende ha la ragionevole speranza di non essere mai ispezionata direttamente in quanto gli addetti, impegnati a vario titolo nei controlli, sono largamente insufficienti e privi di un coordinamento e di una strategia complessiva” “Eppure le norme ci sono – ha continuato il sindacalista – ma purtroppo la sicurezza dei lavoratori e la prevenzione vengono visti come un orpello cui dedicare il minimo possibile di attenzione, tempo e risorse, assolvendo solo formalmente agli obblighi di legge per essere a posto in caso di ispezione. È importante, quindi, che la prevenzione sia sempre meno formale e burocratica, ma che si orienti, invece, alla promozione di una reale cultura della sicurezza mirata alla salvaguardia dei lavoratori, anche attraverso la certezza della pena.”
L’intervento del Segretario è proseguito sui temi dell’edilizia e del contratto “un settore che ancora stenta a ripartire in modo sostenuto specie in alcune aree del Paese, anche per le scelte politiche che in questi anni non hanno valorizzato le potenzialità di un settore che continua a rappresentare l’8% del PIL Nazionale e che incide in modo evidente sul tasso di crescita. “Occorre uscire dall’ottica dell’emergenza e passare ad una nuova visione che investa su qualità e messa in sicurezza. Da tempo lo diciamo ma un vero progetto manca e su questo il nuovo governo dovrà puntare per una seria ristrutturazione del patrimonio edilizio e infrastrutturale del Paese.” “Mentre sul contratto dell’edilizia, l’unico delle costruzioni a non essere ancora stato rinnovato, scaduto da quasi due anni e che coinvolge 1 milione e mezzo di lavoratori, sollecitiamo ai rappresentanti delle imprese coraggio e senso di responsabilità se vogliamo che la ripresa diventi occasione di crescita anche per il nostro settore. Auspichiamo un cambio di passo, che guardi al futuro del settore e al mantenimento di un livello adeguato di relazioni industriali e ci possa portare ad una degna chiusura del negoziato, riconoscendo il giusto salario e il giusto investimento sul nostro sistema bilaterale, a tutela dei lavoratori e delle tante imprese serie. La parte sindacale ha speso ogni sforzo, ora tocca alle imprese fare la propria parte.”
La giornata si concluderà con l’intervento di Carmelo Barbagallo – Segretario Uil.
I lavori proseguiranno domani con gli interventi dei delegati introdotti da due focus sul settore delle costruzioni illustrati da Lorenzo Bellicini – direttore studi Cresme e Mario Abis – Sociologo e docente della IULM University.
Nel corso della giornata interverranno Luca Visentini – Segretario Generale CES Confederazione Europea dei Sindacati e Pierpaolo Bombardieri – Segretario Organizzativo Uil.
I lavori si concluderanno il 5 maggio con l’elezione dei nuovi Organismi e la definizione della linea politica della FENEALUIL per i prossimi anni.
LA RELAZIONE DEL SEGRETARIO GENERALE
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