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27° Rapporto Uil sulla cassa integrazione

14 aprile 2011 • News

Continua la rilevazione da parte della Uil dei dati sulle ore richieste di cassa Integrazione.

Dal 27 ° rapporto, elaborato sui dati del mese di marzo, emerge che  il numero delle richieste d’ore cresce praticamente in tutti i settori produttivi, nella stragrande maggioranza delle regioni e delle province. E crescono soprattutto tutte e tre le tipologie di Cassa: Ordinaria, Straordinaria e Deroga. Quest’ultima – si legge nella nota esplicativa – certamente merita un’analisi a sé perché indica, in particolare, come anche l’enorme platea delle piccole e medie imprese di settori anche non industriali deve fronteggiare un calo di commesse, consumo e mercato.’

Nel mese di Marzo 2011, le ore autorizzate di cassa integrazione sono state complessivamente 102,5 milioni, coinvolgendo circa 603 mila lavoratori, in aumento del 45,1% rispetto al mese precedente.

L’incremento ha interessato indistintamente tutte e tre le gestioni: la CIGO è aumentata del 21,1%, la CIGS del 45,4% e la CIG IN DEROGA del 65,2%. Dal confronto del mese di Marzo 2011 con lo stesso mese del 2010, le ore autorizzate sono complessivamente diminuite del 15,8%,riduzione che ha caratterizzato la Cigo (diminuita del 45,8%) ela Cigs (meno 12,9%), mentre la Deroga è aumentata del 21,8%.

Colpiscono i dati territoriali come nel caso del Trentino, delle Marche, del Piemonte ma anche, al Sud, della Basilicata o “locali” come Terni, per l’aumento in percentuale, ma anche Torino per il numero delle Ore in assoluto.

In termini settoriali si conferma il vasto mondo della piccola impresa, terziario ed artigianato, il più in sofferenza e questo deve portare, rapidamente a dare certezze ai milioni di lavoratori che vi operano – ribadisce il segretario confederale Guglielmo Loy – con il garantire,  anche nel 2011 e nel 2012, che  si proroghi l’accordo Governo – Regioni sull’estensione della Cassa Integrazione in deroga alle imprese scoperte da questo importante ammortizzatore.’ Questo non sarà sufficiente, specifica Loy, secondo il quale si dovrà intervenire affinché finalmente entri in campo una efficace politica attiva a sostegno della ricollocazione di migliaia di lavoratori che, in molti casi, non ritorneranno alla piena attività nell’azienda di provenienza.’

 

Per maggiori dettagli consulta il 27° Rapporto sul sito UIL

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