Dopo Coopsette, in liquidazione coatta per insolvenza anche Coop Costruzioni di Bologna
Dalla rassegna – ReggioReport
Dopo Coopsette, in liquidazione coatta per insolvenza anche Coop
Costruzioni di Bologna. La richiesta inviata oggi al ministero
16/11/2016 – Dopo Open.Co (ex Cormo) di San Martino in Rio e Coopsette di Castelnovo Sotto, anche la
Coop Costruzioni di Bologna è destinata alla liquidazione coatta. La richiesta al ministero dello sviluppo
economico è stata inviata questa mattina da Legacoop, alla luce dello stato di insolvenza della cooperativa
L’annuncio è stato dato al termine del tavolo di crisi convocato questa mattina Regione Emilia-Romagna e
Città metropolitana di Bologna “si impegneranno attivamente presso il Ministero dello Sviluppo Economico
per il rapido riconoscimento di liquidazione coatta amministrativa, per salvaguardare la continuità aziendale e
occupazionale, nonché per promuovere un’iniziativa nei confronti del Ministero del Lavoro al fine di sostenere
l’accesso ad ammortizzatori sociali consoni allo stato di crisi attuale dell’azienda”.
È quanto stabilito questa mattina, nel corso di un incontro nella sede della Regione, dove l’assessore alle
Attività produttive Palma Costi e il sindaco della Città Metropolitana di Bologna Virginio Merola hanno
convocato il tavolo istituzionale per la cooperativa Coop Costruzioni, cui hanno partecipato i sindacati Fillea-
Cgil (Emilia-Romagna e Bologna), Cisl Filca Bologna, Feneal Uil Bologna, oltre a Legacoop Bologna e i
vertici di Coop Costruzioni.
Il presidente di Coop Costruzioni Luigi Passuti ha illustrato la situazione dell’azienda anche in relazione
all’evoluzione del mercato. Inoltre ha informato che il Cda, proprio questa mattina, ha preso atto del verbale
dell’organo ministeriale di controllo e pertanto Legacoop Emilia Romagna ha inoltrato la richiesta di
liquidazione coatta amministrativa presso il Ministero dello Sviluppo economico.
“Le parti – si legge in una nota diffusa dalla Giunta regionale – Le parti hanno concordato sull’importanza di
ottenere dal Ministero dello Sviluppo Economico il decreto per il riconoscimento di liquidazione coatta
amministrativa in tempi rapidi, nonché di promuovere un’apposita iniziativa nei confronti del Ministero del
Lavoro e Previdenza Sociale per sostenere l’accesso ad ammortizzatori sociali coerenti allo stato di crisi
attuale dell’azienda e di mettere in atto tutte le azioni necessarie per mantenere l’occupazione. Le parti hanno
concordato inoltre di ritrovarsi nel più breve tempo possibile – una volta data comunicazione della nomina del
commissario, individuato dal Ministero dello Sviluppo Economico – per proseguire il confronto nel merito”.
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