Riforma delle pensioni, usuranti
Riforma delle pensioni, usuranti: Cgil, Cisl e Uil continuano le mobilitazioni
Questo è un periodo di intensa mobilitazione da parte dei
sindacati e dei lavoratori. Nell’ambito delle iniziative nazionali promosse da Cgil, Cisl e Uil, giovedì 15 ottobre
sono state indette 8 otto ore di sciopero di tutti gli operatori impiegati nel settore dell’edilizia e nella
lavorazione della pietra di Massa Carrara. Sono stati organizzati anche due presidi, di cui uno davanti alla
prefettura. L’obiettivo della protesta è quello di ottenere il riconoscimento di lavoro usurante per le attività
legate al marmo. In una nota congiunta Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil
affermano che: “Non si può andare in pensione a 67 anni o con 48 anni di contributi, anche perché i lavoratori
non sono tutti uguali. Pertanto bisogna anzitutto rivedere i lavori usuranti e riportarli al regime che era in
vigore prima della applicazione della legge Fornero. È impensabile che questi non siano considerati lavori
usuranti; quindi è necessario che questi lavoratori possano andare in pensione prima.” (Contattonews)
Pensioni: presidio davanti Prefetture
Sindacati in piazza per chiedere modifica legge Fornero
(ANSA) – CAGLIARI, 14 OTT – Presidio questa mattina a Cagliari e Sassari per chiedere la modifica della
Legge Fornero sulle pensioni. A Cagliari, in un centinaio si sono riuniti davanti alla Prefettura in piazza
Palazzo sotto le bandiere di Cgil, Cisl e Uil. Una mobilitazione unitaria in concomitanza con iniziative
analoghe che si svolgono in tutta Italia dal 5 al 15 ottobre, in concomitanza della discussione del Disegno di
legge di stabilità per il 2016. “Chiediamo l’abbassamento dell’età di accesso alla pensione e la reintroduzione
della flessibilità in uscita anche per favorire il ricambio generazionale nei posti di lavoro e quindi incrementare
l’occupazione giovanile”, sottolineano Mimmo Contu, segretario generale Cisl, Mariano Carboni, segreteria
Cgil e Gianni Olla, segretario generale Uil. Al centro dell’azione di protesta anche il tema degli esodati. “Il
Governo deve trovare una soluzione per questo trattamento ingiusto, è un nodo che va sciolto”, aggiungono i
rappresentanti sindacali. I sindacati chiedono anche un occhio di riguardo verso alcuni settori.
“Tra i più penalizzati c’è quello edile”, sottolinea Ettore Palmas, rappresentante Feneal Uil. Accanto a lui uno dei tanti
lavoratori del settore. “La legge Fornero mi ha penalizzato. Sono alla fame – racconta Antonio Ortu, 60 anni,
lavoratore edile, 36 anni di contributi – da marzo 2014 non percepisco più i contributi della mobilità in deroga e
come me ce ne sono tantissimi. Siamo disperati, a questa età non troviamo lavoro”.