LAB0034 7 LAV 0 DNA LAV NAZ CORONAVIRUS: PANZARELLA, 'SALUTE AL 1° POSTO MA NO A CHIUSURE INDISCRIMINATE' = Roma, 16 mar. (Labitalia) - ''La situazione che ora dopo ora si sta delineando sull'intero territorio nazionale è evidente nella sua assoluta tragicità e le misure prese dal Governo sono andate nella direzione di limitare al massimo le situazioni di possibile epidemia ma al contempo tentando di mantenere acceso il motore produttivo del Paese". Così il segretario FenealUil, Vito Panzarella, in una nota stampa in cui chiarisce ancora una volta la posizione del sindacato sulla necessità di mettere al primo posto la salute dei lavoratori proseguendo le attività essenziali del settore. ''L'incontro che le organizzazioni sindacali hanno tenuto con la ministra De Micheli ha ribadito questa linea da parte dell'Esecutivo e Feneal Filca e Fillea pochi giorni prima si erano rese disponibili ad adottare ogni forma di monitoraggio ed intervento per garantire la continuità operativa", riferisce. ''Non possiamo assolutamente ignorare - avverte - il grido di allarme lanciato dall'Associazione Costruttori, che apertamente ha dichiarato l'impossibilità di mantenere aperti i cantieri per una serie di motivazioni che non consentirebbero di garantire adeguati livelli di sicurezza sui luoghi di lavoro, ma come responsabilmente abbiamo fatto sino ad ora non è sull'onda dell'impulsività che bisogna assumere alcune decisoni. Noi ribadiamo che le organizzazioni sindacali metteranno sempre al centro il lavoratore, la tutela della sua salute e quelle dei suoi cari, ma continuiamo ad essere convinti della necessità di valutare caso per caso, insieme alle imprese e alle rappresentanze sindacali dei lavoratori, le reali condizioni dei luoghi di lavoro al fine di decidere la prosecuzione delle attività o la loro interruzione. La ragione per la quale noi non siamo a prescindere per la chiusura indiscriminata di tutte le attività è che alcune lavorazioni del settore sono assolutamente necessarie a garantire il mantenimento dei servizi essenziali ad un Paese che conta sessanta milioni persone. Inoltre alcune produzioni svolte dalle fabbriche dei nostri settori collegati sono indispensabili anche alla filiera alimentare". "Siamo disponibili - prosegue il segretario - ove le condizioni lo consentano, in particolare negli impianti fissi e nelle fabbriche dei settori collegati, a valutare anche la possibilità di interruzioni parziali per la riorganizzazione produttiva e la sanificazione, così come valuteremo attentamente ogni proposta di conversione in lavoro agile delle attività che lo consentano o la riduzione produttiva e dell'orario di lavoro ove ce ne sia la necessità. Auspichiamo che, come ribadito in un comunicato stampa dalla ministra De Micheli, tutte le stazioni appaltanti del Paese accolgano l'invito ad assumere un ruolo proattivo nelle verifiche da attuare con le imprese affidatarie e subaffidatarie di tutte le opere oggi in attività. Resta inteso che, dove riterremo non vi siano le condizioni minime per poter svolgere l'attività lavorativa, nel rispetto delle norme di prevenzione disposte, saremo i primi a chiedere che le attività vengano immediatamente interrotte, come per altro già fatto su alcune importanti realtà nelle scorse ore, e a chiedere al Governo forme di sostegno al reddito per i lavoratori interessati. Ma restiamo dell'idea che tutti dobbiamo essere utili e contribuire con il nostro apporto alla vittoria finale contro questo nemico, evitando di far pagare sempre a chi lavora il prezzo più alto". (Lab/Labitalia) ISSN 2499 - 3166 16-MAR-20 10:47