MENU

MENU

Sindacati e Cooperative uniti contro la crisi

10 febbraio 2009 • News

E’ stato firmato ieri, 9 febbraio, dai Sindacati Edili (Feneal-UIL, Filca-CISL e Fillea-CGIL) e dalle Centrali Cooperative (Agci, Confcooperative e Legacoop) una intesa quadro per dare una prima tempestiva risposta alla crisi che investe il settore delle costruzioni.

Il protocollo siglato contiene, in prima istanza, una valutazione congiunta sulle criticità che potranno investire il settore dell’edilizia in questa fase recessiva dell’economia, quindi una previsione realistica su come essa possa estendere i suoi effetti sull’occupazione mettendo a rischio, nel sistema cooperativo, quasi 3.000 posti di lavoro nell’anno 2009; e ciò nonostante la storica determinazione delle imprese cooperative di preservare, al più alto livello possibile, il loro capitale umano.

Formazione e riconversione professionale sono gli asset dell’intesa: viene certificato l’impegno di far convergere risorse suppletive nel sistema formativo bilaterale (scuole edili) attingendo in primo luogo al Fondo Interprofessionale cooperativo e, in secondo luogo, impegnando le rispettive rappresentanze locali a verificare, nella compatibilità dei bilanci delle Casse Edili cooperative, la possibilità di reperire ulteriori fondi da veicolare allo scopo.

Tali risorse serviranno per corsi di formazione e di riconversione professionale per quegli addetti che, esperite tutte le modalità di flessibilità organizzativa, siano investiti da provvedimenti di cassa integrazione ordinaria e straordinaria, non solo: tale assistenza formativa proseguirà, per un tempo definito, anche per quei lavoratori che malauguratamente non dovessero trovare reimpiego. Il protocollo incoraggia le imprese a utilizzare, per i loro lavoratori, tutte le modalità di flessibilità prestazionale e di mobilità interna e esterna che le norme legislative e contrattuali consentono e che vengono, per lo scopo, estese.

L’obiettivo che la Cooperazione e il Sindacato hanno inteso perseguire con l’accordo in questione è quello di preservare, al più alto livello possibile in questa fase così critica, un patrimonio di professionalità che, una volta disperso, sarebbe molto lungo e impegnativo ricostituire.

Ma soprattutto, infine, tale intesa offre testimonianza della volontà di reazione delle parti sociali alle difficoltà su cui è avviato il mondo produttivo e costituisce un primo importante tassello della complessiva piattaforma di dialogo che le organizzazioni imprenditoriali edili e le rispettive categorie sindacali intendono sottoporre al Governo per concertare un complesso di interventi per sostenere l’economia del settore e del Paese.

« »