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Saviola

20 gennaio 2015 • News Territoriali

Saviola apre al dialogo. Via al tavolo di trattativa 250 dipendenti del gruppo scioperano davanti allo
stabilimento di Viadana. Gli operai dicono no al nuovo contratto e chiarezza sul sito di Sustinente.
dalla Gazzetta di Mantova – articolo di Riccardo Negri
VIADANA Sciopero ieri nelle aziende del Gruppo Saviola. Era stato indetto da organizzazioni sindacali
territoriali e rsu per protestare contro l’introduzione di un nuovo sistema retributivo e per chiedere chiarezza
sul futuro del sito di Sustinente. L’astensione dal lavoro si è protratta per otto ore, con presidio davanti alla
sede centrale di Viadana. Circa 250 i presenti secondo gli organizzatori. La manifestazione si è svolta in
modo pacifico; viale Lombardia è stato comunque chiuso al traffico, e presidiato da Polizia Locale, Carabinieri
ed agenti della Digos. Una delegazione di rappresentanti dei lavoratori ha incontrato i vertici aziendali: «Ci
sono state aperture importanti, e sarà aperto un tavolo urgente», l’annuncio al termine del summit. Lo stato di
agitazione comunque permane. Le motivazioni dell’astensione dal lavoro erano state da tempo illustrate dai
sindacati del settore Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil: «I vertici del gruppo hanno disdettato la contrattazione
aziendale per applicare, con decisione unilaterale, un nuovo sistema incentivante. Non abbiamo inoltre
ancora ricevuto risposte chiare sul futuro di Sustinente». Viene contestata soprattutto l’introduzione, dal
prossimo aprile, di un contratto che legherà fette di retribuzione alla redditività dell’azienda: un proposta su
cui le assemblee dei dipendenti avevano già espresso dissenso. Si paventano tagli consistenti in busta paga,
anche perché il mercato è in fase calante, e pertanto il raggiungimento di determinati risultati ed obiettivi non
appare per nulla certo. La delegazione ha chiesto ai vertici Saviola il ritiro della disdetta. La richiesta non è
stata accolta, ma l’azienda ha espresso l’intenzione di incontrare tutti i lavoratori per illustrare l’effettiva
situazione; e soprattutto ha manifestato disponibilità ad entrare nel merito dell’organizzazione di lavoro ed
orari. Una disponibilità valutata positivamente, perché il confronto sui temi della produzione viene considerato
una forma di garanzia relativamente al raggiungimento dei famosi obiettivi e risultati su cui l’azienda pone
l’accento. Quanto prima verranno contattati i vertici sindacali nazionali per la costituzione urgente di un
tavolo. Se necessario, saranno convocate ulteriori assemblee. L’agitazione, per i prossimi tre mesi, rimane
comunque aperta, in attesa di capire a quali risultati approderà il confronto. Su Sustinente, l’azienda ha
assicurato di non avere alcuna intenzione di chiudere, ritenendo il sito produttivo un asset strategico. I
sindacati, stigmatizzando i frequenti fermi produttivi, hanno chiesto però un impegno ad investire su
macchinari ed impianti. Anche tale questione sarà dibattuta nel tavolo di prossima apertura.

 

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