22 giugno 2015 • INTERNAZIONALE
Strage in Qatar, mai piu’
6.500 vittime, 12 alla settimana, tra i lavoratori migranti per la preparazione dei Campionati del mondo di calcio nel Paese arabo che per ospitare i mondiali ha dovuto costruire sette stadi.
Organizzazioni umanitarie e sindacati, tra cui noi della Feneal con Filca e Fillea, subito dopo l’assegnazione della sede dei Mondiali al Qatar, hanno denunciato le condizioni più che precarie di sicurezza e salute nelle quali lavorano gli operai nel Paese arabo. Questo anche a causa del sistema della kafala, secondo il quale il lavoratore deve legarsi a uno sponsor che dovrebbe garantire per lui, ma che in realtà acquisisce un potere tale da privarlo di tutti i diritti.
Occorre sensibilizzare sul tema perchè quello che è successo non avvenga mai più, in nessuna parte del mondo.
Amnesty International ricorda che “in quegli stadi, in quei Paesi, con quei lavoratori si faranno i campionati asiatici di calcio nel ‘23, e poi i giochi asiatici invernali del ‘29 in Arabia Saudita, che intanto si è candidata anche all’Expo 2030. Occorre riformare il diritto del lavoro in quella parte del mondo così straordinariamente ricca dal punto di vista economico e delle risorse, o questa forza lavoro itinerante nei Paesi del Golfo continuerà a soffrire.”
Di seguito l’appello dei sindacati edili all’inizio della campagna nel 2015 e tutti i materiali e i comunicati ad essa relativi:
Appello dei sindacati edili: “Qatar 2022, basta stragi nei cantieri dei Mondiali. Ad oggi già morti 1.200 operai”.
“Nei cantieri per i Mondiali di Calcio del 2022 in Qatar si sta consumando una vera strage: ad oggi sono già morti 1.200 operai per incidenti ed infarto. Gli operai impiegati, più di un milione provenienti principalmente da India e Nepal, hanno turni di lavoro di 16 ore, sono ridotti in condizioni di schiavitù e lavorano con temperature che raggiungono anche 50 gradi all’ombra”. A denunciarlo sono i sindacati di categoria FenealUil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, che insieme alla Bwi ed alla Fetbb, le Federazioni internazionale ed europea dell’edilizia, sono impegnati in una campagna di sensibilizzazione volta a promuovere il miglioramento delle condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori in Qatar. “Nei cantieri dei Mondiali – spiegano i segretari generali di Feneal, Filca e Fillea, Vito Panzarella, Domenico Pesenti e Walter Schiavella – continua a scorrere sangue innocente nel più assordante silenzio, e fino al 2022 il totale delle vittime potrebbe superare quota 4mila. Le nostre lettere inviate mesi fa alla Figc e all’Aic non hanno avuto risposta, e nei giorni scorsi ne abbiamo inviata un’altra al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ed ai ministri Franceschini e Gentiloni. L’Italia non può assistere impotente a questo massacro, che rischia di trasformare una festa di sport come i Mondiali in una delle più grandi stragi di innocenti della storia”.
La campagna di sensibilizzazione (hashtag #UnCalcioAllaSchiavitù) è già sui social:
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