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Potenza, rinnovato il contratto integrativo

17 dicembre 2015 • Edilizia, News Territoriali

Nel Potentino settore in flessione
Edilizia , rinnovato il contratto integrativo
POTENZA – «Nonostante la terribile crisi che ha investito il settore edile», Confapi e i sindacati di categoria
Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil hanno sottoscritto ieri a Potenza il rinnovo delcontratto integrativo
provinciale. L’accordo, che prevede un incremento della parte variabile del salario del 4% e un forte
incremento delle indennità per mensa e trasporto, mette soprattutto ordine nel sistema della bilateralità al
servizio dei lavoratori e delle imprese in una fase molto critica per tutto il settore delle costruzioni. «Si pensi
che solo in provincia di Potenza i lavoratori iscritti alla Edilcassa si sono ridotti di oltre 700 unità, passando
dai 2.185 del 2010 ai 1.472 del 2015, mentre il numero delle imprese iscritte sono passate, nello stesso
periodo, da 363 a 272 unità», si legge in un comunicato stampa diffuso dalle organizzazioni sindacali. «Il
settore delle costruzioni da oltre sette anni vive una lunga e profonda crisi che ormai ha caratteristiche
strutturali più che congiunturali. Il modello di sviluppo che ha caratterizzato il periododi crescitaantecedente
alla crisi, basato su una massiccia espansione, è superato in modo definitivo». Proprio la necessità di
affrontare con nuovi e più efficaci strumenti la crisi verticale del settore delle costruzioni ha portato alla
proposta, fortemente caldeggiata dai sindacati, di una riforma radicale della bilateralità con la costituzione
di un’unica cassa edile regionale e un solo ente di formazione e sicurezza. Per Filca, Fillea e Feneal, infatti,
«il livello regionale è l’ambito ottimale e più forte per realizzare queste scelte. Il sistema bilaterale regionale
dovrà inoltre riqualificare le proprie attività, prestazioni e servizi per essere più rispondente alle esigenze
del mondo del lavoro edile». Le tre sigle sindacali evidenziano che «emerge una chiara involuzione del
sistema imprenditoriale verso una competizione al ribasso, dove le aziende strutturate e regolari vanno
sempre più in difficoltà. Occorre spingere il sistema imprenditoriale potentino nella direzione opposta -prose
guono i sindacati – e rimetterlo sul binario della qualità del lavoro, sapendo qualità del lavoro è sinonimo di
qualità delle costruzioni». Per i sindacati «il fenomeno del massimo ribasso negli appalti è una delle cause
principali di questa involuzione, per questo è necessaria una nuova legge sugli appalti che garantisca la
qualità prima del risparmio, la regolarità e la legalità come principali criteri di selezione delle imprese».

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