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Petizione Restauratori per Napolitano

26 ottobre 2009 • News

Rivedere i criteri di selezione per l’accesso alla prova d’idoneità per il conseguimento del titolo professionale di restauratore e riformare il sistema di valutazione della documentazione dei titoli, la cui validità è indispensabile per operare nel settore. C_SRM_70

Sono le richieste avanzate dai sindacati di categoria Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Roma.

All’iniziativa hanno partecipato oltre 500 lavoratori del comparto provenienti da tutta Italia. Nel corso dell’assemblea dei lavoratori aperta alla stampa è stato sottolineato come l’attuale sistema metta a rischio migliaia di operatori perché non permette di far valere i titoli formativi e l’esperienza lavorativa per ottenere la qualifica di restauratori e di collaboratori restauratori.

I relatori dell’incontro (Roberto Ferrari, funzionario nazionale Feneal-Uil, Enzo Pelle, segretario nazionale Filca-Cisl, Livia Potolicchio, responsabile restauro della Fillea-Cgil e Walter Schiavella, segretario generale della Fillea-Cgil) hanno presentato la petizione rivolta al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, con la quale si chiede di rivedere i criteri di accesso alla professione di restauratore.
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Il documento, che in un mese ha già raccolto circa 5.000 adesioni, è un vero grido d’allarme rivolto a Napolitano, al quale si chiede di richiamare gli organi competenti ad una assunzione di responsabilità nei confronti dei lavoratori che operano nella conservazione e restauro del Patrimonio culturale italiano

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