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Natuzzi

3 febbraio 2016 • legno, News

Pascucci: “Procede il risanamento produttivo dell’azienda così come stabilito negli accordi. Tutelare tutti i lavoratori.”
Si è concluso da poco l’incontro della cabina di regia Natuzzi presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
Il Segretario Nazionale Feneal Fabrizio Pascucci, presente all’incontro, ha fatto sapere che il risanamento dell’azienda procede secondo quanto stabilito dagli accordi di questi ultimi due anni. “Lavoriamo – spiega – per il consolidamento dei 1900 dipendenti impiegati al momento con contratti di solidarietà perchè diventino full time.”  “Per i restanti 340 lavoratori in esubero – aggiuge Pascucci – è stato prorogato l’incentivo all’esodo fino a marzo, mentre per i 127 che si sono resi disponibili ad un’altra occupazione speriamo di riuscire a ricollocarli prima della scadenza della cassa integrazione del prossimo 15 ottobre.”

Ed è proprio su questa seconda fase del percorso comune che l’incontro di oggi si è concentrato al fine di trovare una soluzione per i restanti collaboratori in esubero strutturale, passati grazie all’impegno di tutti dai 1.726 del luglio 2013 agli attuali 340,  da inquadrarsi necessariamente all’interno degli accordi concordati e siglati da tutte le parti coinvolte.

Durante l’incontro, la SOFIT, che da mesi lavora per conto di Natuzzi alla ricerca di soggetti imprenditoriali disponibili a creare le start-up per assorbire i restanti lavoratori in esubero, ha presentato due imprese che potenzialmente sarebbero pronte a riassorbire parte degli esuberi strutturali del Gruppo. La prima (ReJoint) è un’azienda che si insedierà in Basilicata, operativa nel settore biomedicale, mentre la seconda (CAE) è un’azienda che si insedierà in Puglia, operativa nel settore del monitoraggio e controllo del territorio.

Complessivamente, le pre-selezioni, che inizieranno tutte nel mese di febbraio, riguarderanno 25 lavoratori provenienti dal bacino degli esuberi Natuzzi. Contestualmente, il Gruppo ha presentato un piano di formazione rivolto a tutti i collaboratori in esubero. Il corso, da svolgersi in collaborazione con le Regioni Puglia e Basilicata, sarà il requisito fondamentale per l’ingresso in qualsiasi percorso di formazione ulteriore, finalizzato al ricollocamento presso le aziende.

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