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L’edilizia bresciana fa da apripista in Italia sulla legalità e la sicurezza nei cantieri

15 settembre 2017 • News Territoriali

 

Firmato il protocollo d’intesa tra tutte le realtà della filiera: un software per monitorare l’attività

Dal giornale di Brescia

Nella provincia di Brescia sono 5.600 le imprese iscritte alla Camera di Commercio nel comparto edile e occupano 24mila addetti. Ma per fregiarsi della qualifica «edile» le aziende devono applicare il contratto dell’edilizia e qui i conti non tornano. Infatti le imprese regolarmente iscritte alla Cassa Paritetica Edile di Brescia sono solo 2.700 ed occupano 15mila addetti. All’appello mancano quindi tremila realtà e 9mila lavoratori. Sono le premesse che fanno da corollario al «Protocollo d’intesa per il contrasto alla concorrenza sleale» firmato ieri a Brescia da tutte le realtà che ruotano attorno al mondo dell’edilizia. Un’iniziativa estremamente innovativa, la prima di questo genere Italia, destinata a fare scuola nell’ambito delle politiche per la legalità e la sicurezza nei cantieri. Terna di stretta attualità non solo nel Bresciano visto che gli ultimi dati Istat rivelano un tasso di irregolarità dell’occupazione nel settore costruzioni pari al 15,9%. Filiera unita. L’operazione made in Brescia ha obiettivi molto ambiziosi: contrastare ogni forma di concorrenza sleale; che spesso si traduce in abusivismi edilizi, bassa qualità delle costruzioni e delle infrastrutture, pagamenti in nero, mancanza di sicurezza e tutele per i lavoratori. Allo stesso tempo il progetto crea un’inedita sinergia attiva tra tutti i soggetti della filiera del cantiere. Ieri alla firma del protocollo d’intesa, accanto ai costruttori dell’Ance Brescia, c’erano i presidenti del Collegio Geometri, dell’ordine degli Architetti e quello degli Ingegneri, la Cape (Cassa assistenza paritetica edile), l’Eseb, ma anche i rappresentanti sindacali di Filca Cisl, Feneal Uil, Fillea Cgil di Brescia e di Valle Camonica. II software. Al centro del progetto il ruolo della Cape, destinata a diventare sempre più Nel Bresciano molte aziende svolgono lavoro edile senza applicare il contratto di categoria strumento di regolazione del mercato edile. La Cassa ha investito quasi 100mila euro per realizzare un software che sarà collegato con 19 banche dati. I dati delle banche dati verranno intrecciati e analizzati – spiega il vicepresidente di Ance Brescia, Ernesto Bruno Zani – e attraverso un lavoro di intelligence metterà in evidenza le anomalie dei cantieri. La Cape non farà le veci degli organi di polizia – spiega il vicepresidente , Roberto Bocchio -. Ma non starà a guardare chi non ha nessuna intenzione di adeguarsi alle regole del mercato. Il rispetto della legalità significa garantire la qualità delle costruzioni e soprattutto tutelare la sicurezza del lavoratori – ha dichiarato il presidente dei Geometri, Giovanni Platto -. Soddisfatti anche Umberto Baratto dell’ordine degli Architetti e Daniela Armanini, delegata dell’ordine Ingegneri: un passo avanti verso la cultura della legalità e della trasparenzaavantaggio di imprese e lavoratori.

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