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L’allarme e l’appello degli operai nei cantieri di via Marina

16 febbraio 2017 • News Territoriali

Dal Mattino di Napoli

II caso Via Marina, parte l’appello degli operai
“Cassa edile non pagata, ora chiarezza”

«Ritardi di 3 mesi sul pagamento della Cassa Edile, stipendi che arrivano col contagocce, licenziamenti, rebus sui tempi di consegna». A lanciare l’allarme sui cantieri di via Marina sono i sindacati, che in una lettera inviata ieri al sindaco Luigi de Magistris e alla ditta chiedono «un incontro urgentissimo con tutte le parti» per fare luce sullo stato di avanzamento dei lavori. È necessario un incontro, scrivono nella nota Massimo Sannino (Filca Cisl), Valerio Medici (Feneal Uil) e Ar-ben Hasani (Fillea Cgil), «al fine di un’attenta disanima dei livelli occupazionali, del cronoprogramma dei lavori e per i chiarimenti sui ritardi dei pagamenti e delle spettanze della Cassa Edile arretrate perle maestranze impegnate». La missiva è stata inoltrata anche all’assessore alle Infrastrutture Mario Calabrese, alla ditta Asse Costiero Scarl e alla Rti Cesved-Ianniello vincintrice dell’appalto da oltre 15 milioni di euro. «A quanto ci risulta – spiega Massimo Sannino, della Filca Cisl – la ditta sarebbe in ritardo col pagamento della Cassa Edile da novembre. Mentre a gennaio sono intervenuti anche dei licenziamenti. A nostro giudizio va verificata anche la consistenza dei subappalti, affidati in gran parte alla Meridiana Costruzioni di Carinaro. Da troppo tempo stiamo chiedendo un tavolo di confronto con la società per conoscere i motivi dei ritardi nei pagamenti agli operai. Richieste finora rimaste inevase. Ci siamo rivolti, quindi, all’ufficio provinciale del lavoro per avere un incontro che è previsto dalla legge. Ci risulta che solo ieri mattina sia stato sbloccato dalla società un secondo acconto sullo stipendio di dicembre, dopo quello di 700 euro arrivato a fine gennaio». Problemi economici denunciati dai sindacati che fanno il paio con i ritardi nei pagamenti alla società da parte del Comune. L’ultimo saldo, infatti, risale allo scorso settembre. Due settimane fa Palazzo San Giacomo ha ricevuto l’anticipo di 2 milioni di euro dalla Regione per i cantieri di via Marina, ma all’inizio di questa settimana non aveva ancora potuto girare il quarto saldo alla ditta «perché – ha spiegato l’assessorato alla Mobilità – non risultava in regola con gli adempimenti fiscali». Per questo motivo, il Comune lunedì mattina ha dovuto pagare prima Equitalia per ottenere il nulla osta sulla regolarità contributiva necessario a sbloccare il pagamento all’impresa. Piccole cifre, sottolineano da Palazzo San Giacomo, che adesso ha chiesto precise garanzie, dopo il saldo degli arretati, «sulla rapidità delle forniture, la corresponsione delle spettanze per gli operai, il mantenimento di una struttura operativa adeguata e l’accelerazione dei lavori». «Su via Marina- attacca il presidente della commissione Mobilità, Nino Simeone – non saranno tollerati ulteriori ritardi. Voglio esprimere la massima solidarietà ai lavoratori per i ritardi nei pagamenti degli stipendi, che non possono dipendere dal trasferimento delle risorse dal Comune. Convocheremo una nuova commissione Mobilità con la partecipazione dell’assessore Calabrese e la ditta per chiarire tempi e modi di completamento dell’opera». Intanto, con i ritardi biblici nei pagamenti da parte del Comune, la società ha grandi difficoltà ad approvvigionarsi dei materiali, in particolare dei binari e dei pali per l’alimentazione elettrica del tram che devono essere trasportati dall’Olanda – dove sono costruiti – via mare. Un’operazione che richiede almeno 20 giorni. Difficile, in queste condizioni, che si possa rispettare il termine di consegna di marzo. La società ha chiesto, per questi motivi, una proroga a settembre, attualmente al vaglio del Rup e della Direzione Lavori.

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