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Ilva, Dichiarazione Panzarella – Librando

9 ottobre 2017 • News

ILVA. FENEALUIL: “TUTELARE TUTTI I LAVORATORI, ANCHE QUELLI PIU’ DEBOLI DELL’INDOTTO”

“Tra le tante emergenze oggi presenti a Taranto la vera priorità resta quella del lavoro e delle sue condizioni, in particolare la situazione degli stabilimenti dell’ILVA che sembra essere ulteriormente precipitata dopo la ricezione della proposta di avvio della trattativa per la cessione degli asset dell’azienda.” A dichiararlo in una nota Vito Panzarella Segretario Generale FENEALUIL insieme al Segretario Territoriale Gianni Librando che sottolineano come “il paventato piano di rilancio del sito industriale sia costituito da tante incertezze rispetto ai tempi, ai modi e alle risorse da investire, ma anche da una sola certezza: la spropositata previsione degli esuberi, drenati attraverso le solite politiche passive fatte di ammortizzatori sociali e assistenza.”

“I lavoratori si attendono soluzioni necessarie – dichiarano – ma non di certo la desertificazione del territorio dal punto di vista industriale e sociale. I presupposti di un tale percorso sarebbero dovuti essere altri, tra cui un nuovo assetto industriale agganciato ai mercati globali composto da finanziamenti adeguati, tempi certi di realizzazione, rilancio occupazionale e ambientale.” “In tutto questo ancora più assordante – per i sindacalisti – è il vergognoso e colpevole silenzio che si è determinato attorno ai 7.603 lavoratori, impegnati e già mortificati all’interno dell’indotto  costituito da 346 aziende. La FENEALUIL, nazionale e territoriale, resteranno al fianco delle tante lavoratrici e dei tanti lavoratori impegnati negli stabilimenti dell’ILVA, attivandosi in modo determinato per quelli coinvolti nell’indotto, per i quali sembrano concretizzarsi i maggiori rischi, essendo contrattualmente più fragili e non tutelati dagli ammortizzatori sociali. Tra questi, a vario titolo, sono coinvolti numerosi lavoratori del settore delle costruzioni che la nostra Categoria rappresenterà e tutelerà al massimo delle sue possibilità, – concludono – intraprendendo ai vari livelli e con tutti i soggetti coinvolti tutte le necessarie iniziative al fine di costituire un fronte comune in grado di affrontare e portare a soluzione questa difficile e complessa vertenza.”

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