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Il 17 luglio sindacati di nuovo in piazza

9 luglio 2012 • News

13.07.2012. Un presidio al Ministero dello Sviluppo Economico per chiedere l’apertura di un tavolo di confronto per le costruzioni ed il rilancio del settore: ad organizzarlo, martedì 17 luglio a partire dalle ore 10, saranno i sindacati di categoria Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil. Con questa ennesima iniziativa di protesta, che segue di circa 4 mesi la grande manifestazione unitaria del 3 marzo a Roma con 30mila lavoratori “vogliamo denunciare l’inadeguatezza dei provvedimenti assunti finora dal governo per il settore costruzioni e chiedere di essere convocati ad un tavolo che fissi tempi certi e priorità d’intervento" spiegano in una nota i segretari generali Antonio Correale (Feneal Uil), Domenico Pesenti (Filca Cisl), Walter Schiavella (Fillea Cgil).  “Il settore continua a soccombere sotto il peso di una crisi senza precedenti che ha spazzato via 400mila posti di lavoro e se consideriamo l’indotto ormai siamo a mezzo milione. Questa nuova mobilitazione si è resa necessaria perché in questi mesi il Governo non ha dato risposte, mentre la crisi si è ulteriormente aggravata e le misure in corso di approvazione non sembrano efficaci a garantire la crescita né a fornire adeguate protezioni sociali in termini previdenziali e di ammortizzatori sociali – proseguono i tre generali – e l’ulteriore innalzamento dell’età pensionabile, che penalizza e aggrava la situazione di chi svolge lavori fisicamente pesanti e usuranti, ne è la dimostrazione.”

Con il presidio del 17 luglio, Feneal Filca Fillea, anche in relazione alle prime insufficienti misure contenute nel decreto sviluppo, rilanceranno i temi posti dalla piattaforma unitaria, in particolare quelle proposte finalizzate a garantire uno sviluppo sostenibile e un lavoro regolare e di qualità , come il rilancio delle infrastrutture, piani di intervento sulle città , gli incentivi per la messa in sicurezza dal rischio sismico e per il risparmio energetico, la messa in sicurezza del territorio e del patrimonio pubblico, l’attuazione della Patente a punti e del Durc per congruità nei lavori privati, lo sblocco del Patto di stabilità per gli enti locali, l’accesso al credito, l’avvio degli Accordi di Programma.

 

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