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I 73 esuberi della Holcim

6 luglio 2016 • News Territoriali

I 73 esuberi alla Holcim
Scende in campo il ministro Calenda

Il Ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda è pronto ad incontrare i vertici italiani ed europei di
Holcim per scongiurare i 73 esuberi già annunciati.
È questa la novità più grossa giunta ieri da Roma dove si è tenuto l’incontro tra i funzionari del Mise, la
dirigenza del cementificio di Merone ed il Coordinamento delle Rsu assistite da Feneal, Filca e Fillea. «Un
incontro positivo – spiega a nome dei sindacati confederali Enrico Marconi della Fenenal Uil – anche perché
l’azienda ha ribadito l’apertura verso l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, così come peraltro auspicato
dallo stesso ministero». Le due tappe
Intanto venerdì 8 luglio ci sarà un nuovo incontro nella sede di Merone cui seguirà, la sera stessa alle 21,
un consiglio comunale aperto alla cittadinanza per informarla sulla vertenza. «È un buon risultato che ci sia
un tavolo di confronto aperto al ministero – aggiunge Marconi – ora bisognerà valutare quali ammortizzatori
sociali potranno essere attivati. Comunque il Mise ha espresso preoccupazione per la situazione, in
particolare per il timore che la Holcim possa lasciare l’Italia. Noi capiamo le difficoltà dell’azienda, ma
vogliamo capire quale sarà il piano di gestione dei prossimi anni, e quali saranno gli investimenti. Non si
può parlare solo di esuberi».
Tra le possibilità offerte alla multinazionale del cemento di cui si è parlato ieri all’incontro anche quelle
messe a disposizione da governo e Regione Lombardia per sostenere le eventuali ricerche di prodotto nel
nostro paese, ovvero Paten Box e legge sulla competitività e sulla manifattura 4.0.
«L’azienda – spiegano i sindacati – ha illustrato la sua posizione ribadendo l’intenzione di restare in Italia
anche se con dimensioni ridotte rispetto allo stato attuale, noi però abbiamo chiesto che Holcim presenti al
ministero un piano strategico per i prossimi due anni all’interno del quale ci siano indicati gli investimenti,
sia di processo che di prodotto, che la riorganizzazione dell’attività produttiva. Solo successivamente
discuteremo della riduzione degli esuberi e del piano sociale che dovrà garantire la protezione ai lavoratori
». Il gruppo
Incontro positivo anche per la Holcim, che spera che il nuovo incontro al Mise venga stabilito al più presto.
«Vogliamo continuare il dialogo sociale – conferma l’amministratore delegato Lucio Greco – al Mise abbiamo
ribadito la nostra volontà di rimanete in Italia, di continuare con il piano industriale fatto precedentemente e
di riadattare le strutture di produzione e di supporto alla nuova situazione di mercato».
Ancora: «Abbiamo ribadito che prima della ristrutturazione abbiamo messo in atto tutte le azioni per la
riduzione di tutti gli altri costi, ovvero consulenze, internalizzazioni, prestazione di terzi e negoziazione costi
variabili. Siamo però disponibili ad aprire un tavolo tecnico per verificare la fattibilità degli ammortizzatori
sociali». • Simona Facchini

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