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Giovane operaio muore sotto blocco di marmo

7 giugno 2017 • News Territoriali

Giovane operaio muore sotto un blocco di marmo. Si indaga sul distacco. D’Aurelio: «Più controlli».

Tragedia sul lavoro ieri mattina, intorno alle 7.30 alla cava di marmo di Covelano, in val Venosta: un operaio di 28 anni, Philipp Weisser, è stato travolto da un lastrone, morendo sul colpo. Val Venosta di Luigi Ruggera

La dinamica I due lavoratori stavano effettuando delle operazioni preliminari Cedimento improvviso BOLZANO Travolto e ucciso da un blocco di marmo, staccatosi all’improvviso. Philipp Weisser, operaio di 28 anni dell’impresa Covelano Marmi Srl, non ha avuto scampo ed è morto praticamente sul colpo. La tragedia è avvenuta ieri mattina alle 7.3o, nella cava di Covelano, situata a quasi 2.200 metri d’altezza, nel Parco Nazionale dello Stelvio. Si tratta di una delle cave di marmo più alte d’Europa e, proprio a causa dell’altezza, può essere utilizzata solo in estate, quando non è innevata e non sussiste quindi il rischio di valanghe. L’escavazione viene effettuata dunque tra maggio e ottobre. Ieri nella cava si trovavano due operai della Covelano Marmi: Philipp Weisser, di nazionalità tedesca ma da circa tre anni residente a Covelano, ed un suo collega. Secondo quanto riferito da un responsabile dell’impresa, i due operai stavano effettuando delle operazioni preliminari al taglio. Nessun veicolo o macchinario sarebbe stato in movimento al momento dell’incidente. I due operai stavano inserendo delle lame di ferro all’interno di alcune fessure di un grande blocco di marmo. Si tratta, appunto, di un’operazione preliminare, considerata di routine dagli addetti ai lavori. All’improvviso però Philipp Weisser, che si trovava in piedi su una pedana ad un metro d’altezza, è stato travolto e schiacciato a terra da un pezzo di marmo staccatosi dal blocco che lo sovrastava: il pezzo franato, di circa 5 metri cubi, ha colpito in pieno il povero operaio, sfiorando invece il suo collega, rimasto illeso ma sotto choc. E stato proprio il collega, unico testimone della tragedia, a dare subito l’allarme, chiamando i soccorsi con il telefono cellulare. Sul posto si è portata l’ambulanza con il medico d’urgenza, i vigili del fuoco volontari della zona ed i carabinieri, per i rilievi di legge. Per liberare l’operaio, i vigili del fuoco hanno dovuto utilizzare un macchinario per sollevare il blocco di marmo. Il medico ha constato il decesso del povero operaio. Sconvolto dal tragico infortunio sul lavoro, il fondatore e e titolare della Covelano Marmi, l’imprenditore Burkhard Pohl di Castelbello, che dieci anni fa decise di acquistare i diritti di estrazione della cava. I carabinieri hanno effettuato gli accertamenti previsti in questi casi ed ora sarà un’indagine della Procura a cercare di stabilire la dinamica della tragedia e verificare eventuali responsabilità. Lancia l’allarme sicurezza, intanto, il sindacalista Maurizio d’Aurelio (FenealUil). «In questo momento voglio anzitutto rivolgere un pensiero alla vittima di questa tragedia. In questi momenti provo un sentimento di forte delusione, perché dopo anni in cui il fenomeno degli infortuni sembrava rientrare, almeno in termini numerici e di gravità, purtroppo dobbiamo assistere ad un’inversione di tendenza con la ripresa dell’attività edilizia e dei settori ad essa collegati. Sono infatti ripresi anche gli infortuni mortali, e questo lascia l’amaro in bocca a chi, come noi, cerca di fare tutto il possibile in termini di prevenzione. Finora si è fatto molto — spiega D’Aurelio — nella formazione, ma dobbiamo purtroppo registrare la totale assenza di controlli nei cantieri». 

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