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Edilizia. Fondo Prepensionamento e Fondo Giovani

3 dicembre 2020 • Edilizia, News

EDILIZIA. ANDARE PRIMA IN PENSIONE SI PUO’

Il mondo lavorativo delle costruzioni continua ad essere un settore ad altissimo rischio per coloro che vi operano. Il 2019 ha registrato 1089 morti di cui 119 nei nostri settori. Ed anche i dati del 2020 confermano come l’edilizia sia uno dei settori più colpiti dopo l’agricoltura.

Ma il dato più rilevante e che tocca uno dei nervi scoperti dell’edilizia è sicuramente, come da anni sottolineiamo, l’incidenza del tasso di mortalità tra gli operai ultrasessantacinquenni i quali, come sappiamo, molto spesso non riescono a raggiungere la pensione di vecchiaia. Tra le cause c’è da annoverare la discontinuità e il “nomadismo” tipiche del lavoro edile che rendono spesso complicato o addirittura impossibile il riconoscimento economico dell’anzianità di mestiere. Questa evidente difficoltà per la quale abbiamo avanzato proposte specifiche negli anni che sono rimaste inascoltate, fa si che tantissimi lavoratori anziani continuino a lavorare svolgendo mansioni pericolose e ancora più rischiose in età avanzata, rischiando la vita e costituendo un pericolo anche per la salute dei colleghi.

Da un’altra parte non possiamo tralasciare un altro problema a cui urge porre rimedio anche nell’ottica del cambiamento epocale che sta investendo il settore delle costruzioni. Parliamo della mancanza di turnover che contraddistingue l’edilizia mentre la spinta all’innovazione, alla rigenerazione e riqualificazione rende indispensabile assumere giovani e formare operai e tecnici specializzati in grado di utilizzare le nuove tecniche di costruzione e i nuovi materiali.

Le parti sociali hanno in questi anni cercato di trovare soluzioni per entrambi i problemi, facce della stessa medaglia, derivanti da un sistema sbagliato che da obbliga migliaia di lavoratori a restare sulle impalcature anche da anziani mentre dovrebbero poter andare in pensione in anticipo e senza penalizzazioni bloccando l’entrata di giovani lavoratori. La nostra battaglia per il riconoscimento dei lavori usuranti e precoci continua e da sempre il nostro impegno sul fronte della sicurezza, formazione e sorveglianza tecnica nei cantieri è massimo per ridurre gli infortuni. Ma le cose da fare sono ancora tante e benché le nostre richieste siano state sempre ben precise e immediatamente attuabili spesso restano lettera morta. Con l’ultimo rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di lavoro dell’edilizia, sottoscritto nel 2018, le parti hanno deciso di fare allora un passo in più e aiutare concretamente i lavoratori che sono prossimi alla pensione ad anticipare l’uscita dal mondo del lavoro in attesa della maturazione del requisito. Il settore così colma una lacuna previdenziale sulla quale sino ad ora nessun Governo ha mai dato risposte efficaci. Ponendo le basi di un patto intergenerazionale si è individuato una soluzione importante che secondo la logica della flessibilità in uscita per gli operai più anziani crea opportunità e incentivi alle assunzioni dei più giovani. Sono stati istituiti due Fondi specifici, il primo per il prepensionamento e il secondo per incentivare l’occupazione giovanile, affinché questo settore, oggi tra i più innovativi e in profondo cambiamento, contemporaneamente recuperi appeal tra i giovani, sostenga le imprese che intendono puntare sul rinnovamento, e agevoli l’accesso anticipato alla pensione per i lavoratori in età avanzata.

Scheda Tecnica Fondo Prepensionamento e Fondo Giovani

di Stefano Costa

 

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