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Costruzioni

2 aprile 2020 • News

PANZARELLA – FENEALUIL: “LA STRADA E’ LUNGA MA AGIRE ORA PER RIPARTIRE PIU’ PREPARATI.”

 

“Il Paese è ancora in piena emergenza e bisognerà attendere ancora molto prima di girare la clessidra e ripartire, ma occorre agire anche per prepararsi al futuro – a dichiararlo Vito Panzarella Segretario Generale FenealUil secondo il quale diventa essenziale creare le condizioni ideali affinchè si possa ricominciare nel modo migliore. – Il Governo nell’eccezionalità di una situazione verso la quale nessuno poteva essere pronto, ad oggi, ha dimostrato la capacità  di assumere le decisioni più adeguate a tutela dei suoi cittadini anche con l’aiuto costante delle organizzazioni sindacali con il quale si è confrontato fin da subito. Ma quello che è stato messo in campo sino ad ora, appare a tutti gli addetti ai lavori ancora insufficiente a garantire la tenuta complessiva di un sistema economico e produttivo già provato da anni di crisi.” Per il segretario dei lavoratori delle costruzioni “oggi occorre costruire un pacchetto di interventi di natura fiscale, economica, finanziaria che possano consentire alle imprese tutte, grandi, medie e piccole, di resistere e programmare sin da ora le reali prospettive della ripresa.”

Il primo problema da affrontare secondo il segretario è senza alcun dubbio quello della liquidità, senza la quale nessuna impresa sarà in grado di ripartire e una parte consistente non può che arrivare dallo sblocco dei pagamenti di tutte le stazioni appaltanti al sistema delle imprese che hanno effettuato i lavori e attendono soltanto di essere pagate. “Le 30 mila stazioni appaltanti presenti oggi in Italia possono farlo, seguendo l’esempio virtuoso di ANAS che ha accelerato i pagamenti alle imprese per le prestazioni eseguite bypassando la prassi dei 30 giorni. Devono chiudere, a nostro avviso, le pratiche in essere e liquidare nei prossimi 30 giorni l’inevaso ad oggi giacente sui loro conti correnti. La regia, inoltre, deve essere unica e centralizzata e le soluzioni ai possibili problemi burocratici vanno trovate a monte senza demandare la decisione della singola stazione appaltante.” Per Panzarella “nessun provvedimento legislativo potrà frenare il rischio di licenziamenti che subito dopo il superamento dell’emergenza sanitaria, potrebbe verificarsi in ogni settore ma un intervento per garantire accesso al credito alle imprese con il supporto dello Stato è quanto mai necessario. Subito dopo – prosegue Panzarella – occorrerà assicurare il secondo pilastro della ripresa: lo sblocco delle risorse per l’avvio delle opere non ancora cantierizzate e programmare con un massiccio piano di investimenti infrastrutturali nel settore delle costruzioni che dovrà fare da volano per il rilancio dell’intera economia come da sempre succede per l’effetto moltiplicatore che l’intera filiera produce.” Ed in questo senso il segretario ricorda anche le proposte che le associazioni imprenditoriali di settore hanno avanzato in questi giorni, non ultima la richiesta di AnceFerr di rivedere le scadenze per la presentazione delle gare per la manutenzione straordinaria e ordinaria della rete ferroviaria italiana. “E’ giusto che il confronto con le parti sociali dei singoli settori sia aperto all’individuazione di soluzioni che rispondano ad esigenze specifiche. Questo senza però compromettere i principi di trasparenza e concorrenza o, dal lato dell’aggiudicazione, abbassare la guardia sulle verifiche di regolarità e  rispetto delle norme vigenti.”

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