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Codice Appalti Concessionarie Autostradali

26 aprile 2016 • News

CODICE APPALTI – CONCESSIONARIE AUTOSTRADALI, IL 27 APRILE 8 ORE DI SCIOPERO 

Manifestazioni territoriali di FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil contro l’esclusione della gestione diretta
A rischio migliaia di posti di lavoro

LE MANIFESTAZIONI DI DOMANI

ROMA – Sit – In davanti il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ore 09:30
GENOVA – Concentramento al Piazzale del Camionale ore 08:30 (Punto Blu, adiacenze cassello autostradale Genova Ovest)
MILANO – Presidio al Campobase di Baranzate, via dei Giovi – Rho Monza – Cantiere Spea – Pavimental ore 11:00
NAPOLI – Sede Spea via Galileo Ferraris ore 09:00
BOLOGNA – Presidio Cantiere di Zola Predosa ore 7:00
ANCONA – Volantinaggio al Casello autostradale Ancona Nord  – ore 08:30

Mercoledì 27 aprile si fermeranno i lavoratori delle aziende di costruzione e progettazione delle concessionarie autostradali, a seguito dello sciopero di 8 ore proclamato dai sindacati di categoria FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil. La mobilitazione, che si svolgerà con articolazioni territoriali, è stata decisa a seguito della ‘scomparsa’ del riferimento alla gestione diretta dei lavori appaltabili, i cosiddetti lavori in house, dal testo finale del Codice degli Appalti, approvato venerdì scorso dal Consiglio dei Ministri e pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale. “Negli ultimi mesi – spiegano le segreterie nazionali – la norma che prevede di poter affidare direttamente lavori, progettazioni e manutenzioni nella misura massima del 20% degli investimenti, ha già provocato centinaia di licenziamenti. Evidentemente tutto ciò non interessa al governo, che per tutta risposta nel testo dell’articolo 177 ha inspiegabilmente cancellato il riferimento alla gestione diretta, presente nelle versioni precedenti del Codice. In questo modo l’Esecutivo ha fatto carta straccia non solo dell’accordo tra sindacati e ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, che su questo punto avevano raggiunto un’intesa, ma anche del parere unanime delle Commissioni parlamentari, che avevano proposto un emendamento ad hoc, recependo le nostre osservazioni. Prevedere l’obbligo dell’80–20% anche per la parte di lavori e servizi gestiti direttamente – concludono Feneal, Filca e Fillea – è ingiusto e sbagliato: non ci sarà alcun beneficio al sistema, e la norma comporterà soltanto la perdita di migliaia di posti di lavoro, e quindi di professionalità, con un conseguente calo della qualità delle opere e della manutenzione autostradale, a discapito della collettività.”

 

 

 

 

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