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Codice Appalti

20 aprile 2016 • News

NUOVO CODICE APPALTI

VITO PANZARELLA – SEGRETARIO GENERALE FENEALUIL

“Brutta sorpresa sul codice appalti, siamo delusi e preoccupati”

Il sindacato edili della Uil esprime forti perplessità sul nuovo Codice Appalti pubblicato ieri sera in Gazzetta Ufficiale e ora in vigore.

“Siamo delusi dal comportamento del Governo. E’ stato completamente disatteso l’accordo convenuto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sui lavori in house”. – E’ quanto dichiarato dal segretario generale FENEALUIL Vito Panzarella che prosegue – “il Nuovo Codice contiene indubbiamente novità importanti su cui ci siamo soffermati più volte, come il rafforzamento del ruolo dell’Anac, la reintroduzione del limite del 30% del subappalto,  tutte misure che puntano a maggiore trasparenza, semplificazione e legalità necessarie allo sblocco del settore e al suo sviluppo di qualità, ma – aggiunge Panzarella – non capiamo come sia stato possibile stravolgere il testo che era stato approvato dalle Commissioni Parlamentari di Camera e Senato. In particolare intervenendo sulla parte delle concessionarie autostradali, in cui è stato cancellato il riferimento alla gestione diretta che aveva lo scopo di salvaguardare l’occupazione  ed evitare la destrutturazione del settore, e sulle clausole sociali la cui applicabilità non sarà più esigibile ma lasciata alla volontà delle stazioni appaltanti. Tutto questo mette a rischio migliaia di lavoratori e vanifica il nostro impegno.”

SCIOPERO IL PROSSIMO 27 APRILE

 

LA DICHIARAZIONE DI TIZIANA BOCCHI – SEGRETARIO CONFEDERALE UIL

Bocchi: Testo modificato da Governo in modo arbitrario e nocivo per il Paese

Il Governo ha modificato il testo del decreto sugli appalti e concessioni, così come proposto dalle commissioni parlamentari, in modo assolutamente arbitrario e nocivo per gli interessi del Paese.

Ancora una volta l’Esecutivo ha dato prova di ascoltare maggiormente lobby lontane da obiettivi di sviluppo produttivo e occupazionale.

Ancora una volta il Governo, venendo meno agli affidamenti e agli accordi con le organizzazioni sindacali, ha dimostrato di essere un interlocutore privo di credibilità.

Ancora una volta, si sacrificano il lavoro, la sicurezza e la salute delle lavoratrici e dei lavoratori e la possibilità di un’equa remunerazione.

Infatti, all’articolo 50 viene previsto che l’applicazione delle clausole sociali sarà discrezionale e non obbligatoria, riaprendo così la strada del massimo ribasso. Come se ciò non bastasse, con l’ultima modifica effettuata sull’articolo 177, viene meno la salvaguardia occupazionale dei lavoratori delle concessioni autostradali. Infine, all’articolo 105 il mancato obbligo di comunicare gli eventuali subappaltatori per i lavori d’importo inferiore alle soglie comunitarie lascia ampia discrezionalità incontrollata degli affidamenti.

Così facendo il Governo ha invertito bruscamente la direzione di marcia precedentemente intrapresa. Ci auguriamo che il Presidente dell’Anac Cantone, che si è fatto paladino della lotta contro la corruzione e contro tutte le lobby che stanno dietro questo diffuso sistema, coinvolga  immediatamente il sindacato per correggere le gravi manomissioni effettuate nel testo del decreto e, contestualmente, per elaborare insieme le future linee guida.

Roma, 20 aprile 2016

 

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