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Civitavecchia Darsena

Civitavecchia, sindacati: scongiurata emorragia occupazionale

25 gennaio 2016 • News Territoriali

Porto di Civitavecchia, Sindacati: scongiurata emorragia occupazionale,
riprendono le lavorazioni al cantiere darsena nord

PORTO CIVITAVECCHIA
(AGENPARL) – Civitavecchia, 22 gen 2016 – Sono tornate al lavoro questa mattina tutte le maestranze edili
impegnate nel cantiere darsena nord del porto di Civitavecchia, presso il quale le lavorazioni sono riprese a
pieno ritmo. I sindacati territoriali di categoria Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil hanno incontrato ieri sera il
Commissario straordinario per l’Autorità portuale e la società Darsena Nord Civitavecchia scrl esecutrice
dei lavori. Nel corso dell’incontro, protrattosi fino a tarda sera, è stato raggiunto l’accordo per i trecento
lavoratori a rischio: ravviare da subito le lavorazioni del cantiere darsena nord e posticipare i licenziamenti a
chiusura dell’opera. Prevista, inoltre, la possibilità di inserire clausole di salvaguardia occupazionale nelle
future procedure di affidamento delle lavorazioni per le nuove opere, al fine di garantire continuità
occupazionale alla maestranze attualmente impegnate nell’area. Soddisfazione da parte dei sindacati:
“Scongiurata l’emorragia occupazionale, abbiamo raggiunto gli obiettivi di salvaguardia che ci eravamo
prefissi e sul tavolo c’è l’impegno a concludere l’opera, con grande beneficio per l’economia del territorio e
l’intera cittadinanza” – dichiarano Massimo Fiorucci della Feneal Uil di Roma, Diego Bottacchiari della Filca
Cisl di Roma, Carlo Proietti della Fillea Cgil di Roma e Lazio – “ancora una volta i fatti dimostrano che il
confronto con le parti sociali rappresenta l’unica via per individuare soluzioni condivise. Vigileremo affinché
gli impegni siano rispettati”.
Link alla notizia: http://www.agenparl.com/357653-2/…

Da Il Messaggero

Nuova darsena, cantiere riaperto
PORTO
Si è conclusa nel migliore dei modi la vertenza dei 300 operai impiegati nelle lavorazioni per la
realizzazione della nuova darsena al porto, che rischiavano di essere licenziati a causa del contenzionso
sorto tra Autorità portuale e l’impresa Dnc. Giovedì sera è arrivata l’attesa, e inaspettata, notizia che il
cantiere da ieri mattina avrebbe riaperto per riprendere a pieno ritmo i lavori. Lavori che, come hanno
spiegato i rappresentanti dei sindacati confederali, dureranno ancora per sei mesi. La prima opera sarà la
costruzione dei cassoni.
La buona nuova è giunta dopo una lunghissima riunione, durata ben cinque ore, in cui Autorità Portuale,
vertici della Dnc e sindacati si sono confrontati apertamente sulle varie problematiche legate al cantiere.
Alla fine tutti si sono dimostrati favorevoli a firmare un accordo che prevede, oltre al riavvio immediato del
cantiere, un progetto di accompagnamento al licenziamento da attivare al termine dell’appalto. «I lavoratori
– sottolineano i segretari di categoria di Feneal/Uil, Fillea/Cgil e Filca/Cisl – saranno accompagnati al
licenziamento con incentivi e con l’attivazione di percorsi di mobilità, una garanzia in più e un sostegno
importante in un momento di crisi come quello che stiamo affrontando». Inoltre, durante la riunione, un altro
importante risultato è stato raggiunto dai sindacati. «Si è anche affrontata la questione – hanno continuato –
relativa alla possibilità di inserire clausole di salvaguardia occupazionale nelle future procedure di
affidamento delle lavorazioni per le nuove opere, al fine di garantire continuità occupazionale alle
maestranze attualmente impegnate nell’area».
Cgil, Cisl e Uil hanno quindi giudicato positivamente l’esito della vertenza e si sono detti soddisfatti del
percorso intrapreso con l’Autorità portuale sulle tematiche occupazionali. «Abbiamo portato a casa un buon
risultato, non solo per questi lavoratori, ma per l’economia del territorio e per l’intera cittadinanza – hanno
affermato -. Ancora una volta i fatti dimostrano che il confronto con le parti sociali rappresenta l’unica via
per individuare soluzioni condivise. Vigileremo affinché gli impegni siano rispettati».
Giulia Amato

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