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legno attivo Meda

CCNL, Settore Legno Arredo in agitazione

15 luglio 2016 • News

da Il Giorno

Settore legno -arredo in agitazione per le trattative del contratto
di LAURA BALLABIO – MEDA – I VERTICI lombardi delle tre sigle sindacali di Cgil Cisl e Uil del settore del
legno-arredo riuniti a Meda per le agitazioni dopo il mancato incontro con Federlegno durante le trattative
per il rinnovo fino al marzo 2019 del nuovo contratto collettivo nazionale. È stata convocata alla scuola Cfp
Terragni in via Trevenezie a Meda l’assemblea regionale delle Rsu del Comparto Legno Industria per il
rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro scaduto lo scorso 1 aprile. Un centinaio i partecipanti che
hanno lavorato con i vertici Fabrizio Pascucci (Segretario Nazionale FenealUil) ed i segreatari regionali
Ivan Comotti della Fillea Cgil Lombardia e Armando Busnelli di Filca Cisl.

L’OBIETTIVO è firmare il rinnovo triennale del nuovo contratto nazionale per i lavoratori:
400mila in Italia, 22mila in Lombardia di cui un terzo solo a Monza e Brianza.
«L’assemblea delle Rsu del comparto Legno per la Regione Lombardia è stata organizzata per valutare
l’andamento della trattativa per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale del lavoro. Sicuramente siamo
preoccupati per il dilatarsi dei tempi del negoziato, per le posizioni rigide di Federlegno e per non essere
entrati in merito ai punti posti dalla piattaforma» hanno spiegato i tre rappresentanti regionali durante i
lavori. «RITENIAMO essenziale il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro che sia in grado di
dare risposte concrete ai problemi che quotidianamente i lavoratori devono affrontare nelle fabbriche –
hanno ricordato le tre sigle sindacali con un documento ufficiale al termine dei lavori – Inoltre respingiamo
possibili e latenti idee che tendono a destrutturare il Ccnl, il suo valore e la sua efficacia universale, il suo
indebolimento come sede salariale principale del rapporto di lavoro e lo svuotamento del secondo livello di
contrattazione in azienda e auspica che Federlegno riveda le proprie rigide e retrive posizioni e che alla
ripresa della trattativa il giorno 7 Settembre dia risposte tangibili ai punti posti in piattaforma».
L’INCONTRO con Federlegno era fissato il 12 luglio, ma è stato rimandato. A far riprendere le trattive (già fissato un
incontro per il 7 settembre) la minaccia del blocco degli straordinari organizzata dalle sigle sindacali dopo il
mancato incontro. «Il tempo del fraseggio contrattuale è terminato, si deve velocemente addivenire ad una
ipotesi di accordo che contenga le concrete innovazioni contrattuali contenute in piattaforma che investono
sulle persone a partire dalle 12 ore di formazione annua per dipendente. Valuta inoltre necessario
continuare lo stato di agitazione nel caso non si dovesse sbloccare la trattativa» hanno continuato
Pascucci, Comotti e Busnelli. I sindacati del comparto del Legno-Arredo attendono con ansia il 7 settembre.
Determinante sarà l’atteggiamento di Federlegno al tavolo delle trattative: i sindacati hanno già annunciato
che in caso di atteggiamento non propositivo potrebbero essere organizzate alcune giornate di sciopero.

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