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CCNL Edili Industria 2010-2012

26 novembre 2009 • News

Si è svolto oggi, in mattinata, il primo incontro tra sindacati di categoria e Ance, riuniti presso la sede nazionale dell’Associazione costruttori con le proprie delegazioni di rappresentanza per l’apertura del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale degli Edili-Industria.

Nel corso della riunione Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil hanno esposto alla controparte i contenuti essenziali delle tre piattaforme, presentate dai sindacati distintamente.

Giuseppe Moretti, segretario generale Feneal-Uil, ha dichiarato in apertura del suo intervento, la ferma volontà di giungere ad una conclusione unitaria secondo la tradizione contrattuale che ha da sempre caratterizzato la categoria degli edili, affermazione poi ribadita anche nei successivi interventi dei segretari Filca e Fillea. “Dobbiamo continuare a confrontarci e ad agire seguendo la linea del Manifesto degli Stati Generali, – ha affermato Moretti – , nonostante a questo proposito le risposte del Governo alle nostre richieste non siano state soddisfacenti, per giungere, in tempi brevi, al rinnovo di un contratto che tuteli lavoro e salari contro la crisi, promuovendo qualità, sicurezza e legalità. La crisi resta grave nel nostro settore, l’occupazione cala e per questo abbiamo chiesto d’intervenire sugli ammortizzatori sociali, con l’allungamento della cassa integrazione guadagni da 12 a 52 settimane come già avviene per l’industria.”

Dopo la relazione introduttiva dell’Ance Feneal, Filca e Fillea hanno esposto le loro piattaforme che prevedono, secondo quanto stabilito dall’accordo interconfederale del 22 gennaio scorso, un rinnovo triennale e non più biennale sia della parte economica che normativa.

Molti i punti in comune affrontati: organismi e commissioni da costituire, sistema di regole contrattuali nuove, unicità di cantiere in capo all’impresa principale per le materie normative riguardanti sicurezza, informazione e formazione; protocollo Rlst (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriali) che introduca tali figure in tutti i territori e definisca le attribuzioni riconosciute ad essi; definizione di un sistema classificatorio che contrasti l’appiattimento delle qualifiche professionali verso i livelli più bassi.

Centrale per la Feneal è il tema della formazione professionale dei lavoratori sia prima dell’accesso al cantiere, chiedendo che le 16 ore diventino strutturali dopo la positiva fase di sperimentazione, che successivamente per favorire la crescita professionale del lavoratore ed adeguare le loro competenze allo sviluppo delle nuove tecnologie e dei metodi di edificazione offerti dalla bioedilizia e dallo sfruttamento di nuovi materiali da costruzione.

In quanto al sistema degli Enti Bilaterali, la Feneal-Uil sottolinea l’importanza fondamentale della loro autonomia territoriale chiedendo la difesa di questo valore, ma all’interno di un sistema di procedure e modalità che deve essere realizzato attraverso un protocollo degli Enti capace di garantire la corretta gestione degli stessi.

Altre richieste riguardano la Borsa Lavoro al fine di agevolare la ricollocazione dei lavoratori interessati da processi di ammortizzatori sociali attraverso percorsi di formazione.

La costituzione, in accordo con il Ministero del Lavoro, di un Fondo Assicurativo che compensi i periodi di mancata contribuzione previdenziale dovuti alla precarietà del lavoro edile.

Moretti ha poi continuato ad illustrare la piattaforma Feneal nella sua parte economica avanzando la richiesta di aumentare il salario di 142 euro per il triennio di vigenza contrattuale, risultante dall’applicazione degli indici IPCA e dal recupero degli scostamenti tra inflazione programmata e inflazione reale, registrata nell’ultimo biennio, sul valore retributivo medio. “Richiesta che tiene conto anche della impossibilità del lavoratore edile di raggiungere la mensilità piena di retribuzione – ha specificato il segretario – considerando il fatto che essi percepiscono una paga oraria e lavorano in media il 20% in meno rispetto agli altri lavoratori dipendenti dell’industria”.

Sul tema della legalità e regolarità delle imprese si chiede di riformare il sistema di certificazione Soa, introducendo criteri e forme premiali per le imprese virtuose e provvedendo al riordino della materia che norma il subappalto, uniformando la disciplina dei lavori privati a quella vigente per i lavori pubblici. Il nuovo contratto dovrà difendere professionalità e salario volgendo grande attenzione a risorse lavorative centrali per il settore come gli impiegati e i lavoratori stranieri, richiedendo per i primi l’iscrizione al sistema delle casse edili e per i secondi il riconoscimento degli attestati professionali conseguiti nei loro paesi di origine con un’apposita certificazione da parte del Formedil (Ente bilaterale per la formazione in edilizia).

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