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edilizia

Carceri: nasce a Poggioreale un “laboratorio edile” per i detenuti.

24 giugno 2022 • News Territoriali

Carceri: a Poggioreale un “laboratorio edile” per i detenuti
Siglato accordo tra ministero e il Centro Formazione e Sicurezza

(ANSA) – NAPOLI, 23 GIU – Costruire in sicurezza, educare
alla legalità e formare nuove professionalità: sono questi, in
sintesi, gli obiettivi del ‘Laboratorio edile’ che nascerà nel
carcere di Poggioreale grazie a un accordo sottoscritto tra il
ministero della Giustizia, dipartimento dell’Amministrazione
Penitenziaria – direzione Casa Circondariale ‘Giuseppe Salvia’
Poggioreale e il centro formazione e sicurezza (CFS), ente
paritetico dell’edilizia napoletana, presieduto da Roberta
Vitale, che sintetizza volontà e obiettivi dell’Ance Napoli e
dei sindacati edili Feneal Uil, Fillea Cgil e Filca Cisl.
Il laboratorio edile per i detenuti – spiega una nota – si
declinerà attraverso un percorso formativo di 160 ore con un
fitto programma settimanale, che prevede 40 ore in aula e 120
ore di pratica in un campo scuola curato da professionisti
scelti dal CFS, affiancati da un tutor ‘interni’ individuati dai
vertici della casa circondariale. L’intesa, nata dalla
consapevolezza che “la formazione è efficace non solo se aumenta
le competenze, ma soprattutto se modifica gli atteggiamenti e i
comportamenti”, avrà durata annuale, è rinnovabile e ha
l’obiettivo di promuovere la “cultura della regolarità, della
sicurezza sul lavoro e il reinserimento sociale”.
“L’educazione alla legalità aiuta a comprendere come
l’organizzazione della vita personale e sociale si fondi su un
sistema di relazioni giuridiche e sviluppa la consapevolezza che
condizioni quali dignità, libertà, solidarietà, sicurezza non
possono considerarsi come acquisite per sempre ma vanno
perseguite, volute e una volta conquistate, protette”,
commentano l’intesa Carlo Berdini, direttore della Casa
Circondariale ‘Giuseppe Salvia’ Poggioreale, Roberta Vitale e
Massimo Sannino, rispettivamente presidente e vice presidente
del CFS. In base all’accordo, l’istituto penitenziario
assicurerà la rilevazione dei fabbisogni per le attività
formative, il monitoraggio e la divulgazione dei risultati,
oltre a garantire i tutor e i materiali per la realizzazione
delle attività. Il CFS assicurerà, invece, un contributo
finanziario per l’organizzazione del laboratorio e la
partecipazione di esperti e del proprio personale. (ANSA).

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