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Toscana - Foster

Cantiere Foster, lavoratori non mollano

20 marzo 2018 • News Territoriali

Cantiere Foster, i lavoratori non mollano

Dopo il presidio di oggi, domani passeggiata alla sede di RFI e giovedì incontro in Regione. Non riscuotono e da giovedì saranno anche senza pasti.

Oggi il presidio davanti al cantiere della stazione Foster di via Circondaria, domani mattina una passeggiata fino alla sede di RFI, giovedì un incontro in Regione.

Sono le azioni decise da Filca-Cisl, Fillea-Cgil e Feneal-Uil per cercare di ottenere una risposta per i lavoratori Nodavia (ad oggi una sessantina) impegnati sul cantiere della stazione Foster di Firenze e che vivono giornate di angoscia, tra stipendi che non arrivano (da pagare ancora la mensilità di Febbraio senza risposte su quando questo avverrà) e difficoltà dell’azienda, la Condotte Spa, che controlla Nodavia, che ha chiesto di essere ammessa al concordato.

Lo hanno raccontato loro stessi ai giornalisti durante il presidio attuato stamani davanti al cantiere di quella che dovrebbe essere un’infrastruttura strategica per la città e la regione, ma la cui realizzazione da anni procede a rilento, tra mille difficoltà, “delle quali alla fine facciamo le spese proprio noi.”

Hanno spiegato che ora dovranno anche anticiparsi il pagamento dei viaggi (sono quasi tutti trasfertisti dal sud) “perché l’azienda non lo fa più direttamente promettendo rimborsi futuri” e da giovedì anche i pasti, “perché i ristoranti convenzionati dicono di non essere stati pagati e quindi non li forniranno più.”

Per questo domani mattina si ritroveranno di nuovo davanti al cantiere, alle 8,30 e poi raggiungeranno in corteo la sede fiorentina di RFI in viale Fratelli Rosselli, per chiedere alla committenza dei lavori per il nodo TAV fiorentino di non assistere passivamente, come fatto finora, al dramma dei lavoratori, ma di partecipare agli incontri ai tavoli istituzionali.

Giovedì pomeriggio (ore 14,30, Palazzo Strozzi Sacrati) è già fissato un incontro tra i sindacati, la Regione Toscana e il Comune di Firenze. I lavoratori sperano di avere risposte che diano sostanza alle loro speranze. Chiedono solo di lavorare ed essere pagati.

 

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