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morti sul lavoro sicurezza

Cade dal ponteggio, muore operaio

17 maggio 2017 • Edilizia, News Territoriali

 

Cade dal ponteggio, muore un operaio

L’uomo è un carpentiere bolzanino di 55 anni. D’Aurelio (Uil): i controlli non funzionano

BOLZANO Ancora una tragedia sul lavoro in Alto Adige. Nel primo pomeriggio di ieri un carpentiere bolzanino di 55 anni è caduto da un ponteggio all’interno del cantiere della futura cantina vinicola di Bolzano, in via San Maurizio. Le sue condizioni sono risultate da subito gravissime: l’uomo è morto in serata al San Maurizio, dove era stato ricoverato. Il lavoratore è precipitato dal quarto piano, finendo dopo un volo di molti metri in un cavedio: grazie all’intervento di due squadre dei vigili del fuoco permanente di Bolzano è stato estratto e il medico d’urgenza giunto sul posto ha potuto prestargli i primi soccorsi. Solo dopo una lunga rianimazione il cuore dell’operaio ha ripreso a battere ma le sue condizioni erano disperate. Dopo qualche ora, il decesso. Sul posto, oltre ai sanitari e ai vigili del fuoco sono intervenuti anche gli agenti della squadra Volante della questura, guidati dalla dottoressa Maria Chiara Bacca. La polizia ha raccolto le prime testimonianze ed eseguito alcuni rilievi all’interno del cantiere. Sul luogo dei fatti anche il sostituto procuratore di turno e un ispettore del lavoro. Anche in base ai primi riscontri, tra gli inquirenti ci sono forti dubbi sul fatto che tutte le norme di sicurezza siano state rispettate, e proprio su eventuali irregolarità si stanno concentrando gli accertamenti dell’ispettorato. «Purtroppo ultimamente stiamo assistendo a un nuovo vertiginoso aumento degli incidenti sul lavoro nel settore dell’edilizia», commenta il sindacalista della Uil Maurizio D’Aurelio. «Se un operaio precipita da un ponteggio vuol dire che sicuramente c’è qualcosa che non va, visto che in teoria sono strutture progettate per evitare cadute addirittura in casi di malori improvvisi. La verità — ammonisce il sindacalista — è che il sistema di vigilanza non funziona, i controlli non sono efficaci e purtroppo dobbiamo constatare, davanti a episodi del genere, che la vigilanza assicurata dallo stato nel resto d’Italia funziona meglio del nostro sistema provinciale. Quel che è certo è che non possiamo più stare fermi»

Dal Corriere dell’Alto Adige – Valentina Leone

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