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Assemblea Edili

15 settembre 2014 • evidenza, News

DIAMO GAMBE AL NUOVO CONTRATTOASSEMBLEA UNITARIA DEI QUADRI E DEI DELEGATI DELL’EDILIZIA E CONFERENZA STAMPA DEI SEGRETARI GENERALI PER LANCIARE UNA CAMPAGNA DI MONITORAGGIO SUL DECRETO SBLOCCA ITALIA

 

Conclusa l’assemblea nazionale edili di Feneal Filca Fillea per la quale sono giunti a Roma circa 300 tra quadri e delegati. I lavori presieduti dal segretario Filca Franco Turri si sono aperti in mattinata con lungo applauso dedicato alle vittime sul lavoro e l’intervento di Dario Boni segretario Fillea. Ai saluti dei segretari generali Feneal Filca Fillea Panzarella Pesenti Schiavella sono seguiti numerosi interventi conclusi dalla relazione di Emilio Correale, Segretario Nazionale Feneal Uil. Nei numerosi interventi che si sono succeduti si è parlato di crisi del settore nelle varie regioni e del nuovo contratto siglato il 1° luglio 2014, valutato positivamente dall’assemblea. 

Panzarella come Correale ha sottolineato l’importanza di questo rinnovo “come risposta alla crisi del settore che ha portato alla perdita di circa metà degli addetti del settore e all’aumento di irregolarità e destrutturazione, soffermandosi sulla novità che il contributo di 8 euro a Prevedi a carico dell’azienda rappresenta soprattutto in vista di una pensione sempre più lontana per il lavoratori edili.”

Nonostante la gravissima crisi delle costruzioni – ha spiegato Correale – abbiamo dato una prima risposta necessaria a   difendere l’impianto contrattuale e con esso i diritti dei lavoratori.” Al centro di tutto la riforma del sistema bilaterale che dovrà puntare a  semplificare ed efficientare il sistema per garantire mantenimento e continuità alle prestazioni in un settore caratterizzato dal lavoro frammentario. “E’ necessario – ha concluso il segretario – attivare al più presto i tavoli per governare e gestire il processo di riforma.”

Dopo l’Assemblea i segretari generali hanno avuto un incontro con la stampa per presentare uno studio sulla crisi ed una analisi sul Decreto Sblocca Italia. Feneal Filca Fillea scegliendo l’hashtag #nonpossiamostaresereni dell’edilizia mandano un messaggio chiaro al Governo, e annunciano il monitoraggio dello stato di avanzamento del decreto Sblocca Italia su cui esprimono diversi dubbi. “A rischio – dicono – c’è il futuro di un intero settore, di centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici e di migliaia di imprese. E’ ormai da troppi anni che si fanno promesse senza poi mantenerle, il nostro settore e la nostra gente non possono più aspettare”.

“Il settore dell’edilizia non è mai andato così male, hanno sottolineato i sindacati,  che hanno mancato di riferire gli ultimi dati congiunturali:  da gennaio 2008, inizio della crisi, a giugno 2014 si sono persi il 49% delle ore lavorate, il 47% degli operai, il 43% della massa salariale e il 40% delle imprese.” Inoltre – aggiungono le sigle  – questa situazione di calo occupazionale è accompagnata da un processo di precarizzazione del lavoro e da indizi crescenti di condizioni di irregolarità.” A tutto questo il governo ha risposto con grandi promesse all’inizio dell’estate che però si sono tradotte in risorse insufficienti “la montagna ha partorito il topolino”, riducendo drasticamente i numeri annunciati all’inizio. “Va dato atto a questo governo rispetto ai precedenti di aver riconosciuto all’edilizia un ruolo centrale contro la crisi – ha sostenuto V. Panzarella – ma siamo convinti che le risorse messe a disposizione non siano sufficienti per far fronte ed uscire da una crisi così profonda come quella che ha colpito il nostro settore. Siamo stanchi di annunci e promesse, e  i lavoratori edili non possono più attendere.” “Al di là delle risorse giudicate esigue, i sindacati hanno individuato luci e ombre. Tra i lati positivi sottolineano la precedenza data alle grandi infrastrutture, lo sconto fiscale del 20% per chi acquista per affittare a canone concordato, l’abbassamento del credito d’imposta, la rottamazione e permuta di immobili a bassa efficienza energetica e le agevolazioni per le riqualificazioni urbane. Inoltre   Inoltre perplessità sul mancato allentamento del patto di stabilità, la poca semplificazione, la scarsa attenzione alle rinnovabili e la mancata introduzione di un codice unico per l’edilizia. Per quanto riguarda le opere, oltre alle risorse proiettate troppo in avanti, viene sottolineata poi  l’assenza di una cabina di regia nazionale.”

Al via dunque alla campagna di monitoraggio e ad una serie di iniziative nazionali e territoriali di Feneal Filca Fillea sullo stato di avanzamento del decreto e perché tutto ciò si concretizzi come primo passo verso la reale ripresa del settore.

LA CARTELLA STAMPA

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LE AGENZIE

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L’INTERVENTO DI PANZARELLA

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